Sono in crescita le aziende italiane che introducono metodi biologici: i consumatori mostrano di apprezzare questi prodotti “naturali”, apparentemente meno perfetti, ma indubbiamente più sani, gustosi e più ricchi di sostanze nutritive.
Questi prodotti, infatti, prima di essere messi sul mercato come tali, devono essere sottoposti a certificazioni di controllo a norma di legge. Mangiare biologico fa bene alla salute.
Cereali e derivati sono la principale fonte di energia all’interno di una dieta: se biologici, ricaricano l’organismo di energia pulita e lo aiutano a bruciare più calorie. In commercio, tra i prodotti confezionati si trovano paste integrali, semintegrali o raffinate, realizzate con vari tipi di farine.
Tè e caffè si ottengono con metodi tradizionali. I legumi, fondamentali per il loro apporto di proteine vegetali e carboidrati, se di produzione bio, conservano il loro sapore intenso e garantiscono l’apporto di tutti i principi nutritivi (vitamina B, selenio, zinco, rame…), fondamentali per il benessere dell’organismo.
Frutta e verdura vengono coltivati senza pesticidi, nella loro stagione di crescita e raccolti maturi, quando il sapore e le sostanze nutritive (vitamine, minerali ed enzimi) sono arrivati al massimo della loro concentrazione. Pertanto, anche i succhi di frutta sono più gustosi e salutari: quelli tradizionali, infatti, oltre ad essere preparati con frutti coltivati con pesticidi, contengono spesso additivi ed edulcoloranti.
Per quanto riguarda, invece, i prodotti di origine animale (dalla carne ai salumi, dalle uova al pesce, dal latte ai formaggi), i metodi di allevamento rendono sicuro il consumo di questi alimenti.