Cardamomo: una spezia tutta da scoprire

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L’elettaria cardamomum è una spezia tutta da scoprire, forse questo nome non vi dice nulla, ma se vi diciamo cardamomo, le cose cambiano sicuramente e state già correndo in dispensa a cercarla. Dovete sapere che …

L’elettaria cardamomum è una spezia tutta da scoprire, forse questo nome non vi dice nulla, ma se vi diciamo cardamomo, le cose cambiano sicuramente e state già correndo in dispensa a cercarla. Dovete sapere che viene dopo il pepe e lo zafferano anche se è poco utilizzata nella nostra cucina, soprattutto per i dolci. I baccelli di cardamomo hanno moltissime proprietà e occupano un posto principale nella cucina asiatica e indiana, inoltre sono alla base del curry, la multispezia che è un po’ come il prezzemolo, sempre presente in tutte le minestre.

La pianta del cardamomo e gli utilizzi della spezia in cucina

Il cardamomo appartiene alla famiglia Zingiberaceae che è la stessa della curcuma e dello zenzero, le foglie della pianta sono molto grandi e il rizoma è spesso e carnoso, con le radici ben in evidenza. Non cresce facilmente in tutti i territori ma solo in quelli situati tra gli 800 e i 1.500 metri di altezza in presenza di clima caldo e umido; vi sono molte piantagioni diffuse in Sri Lanka. I frutti del cardamomo sono dei piccoli baccelli di appena 1 cm di colore verde chiaro, tendente al pallido, e all’interno vi sono gli alveoli che custodiscono i semi neri.

Dopo la raccolta vengono essiccati al sole e poi si possono utilizzare così come sono o ridotti in polvere. Il sapore si conserva meglio nel primo caso e, a tal proposito, facciamo un piccolo approfondimento proprio sulle sensazioni al palato che sono floreali con un tocco forte e pungente a metà tra il limone e l’eucalipto. Tra le varietà che si utilizzano in cucina vi è proprio questa che si contraddistingue per il colore verde, quella marrone invece tende all’affumicato, infine quella nera che a dispetto di come potrebbe sembrare è più delicata, ma è quella bianca ad essere impercettibile (infatti non piace molto agli chef).

Come usare il cardamomo

Come dicevamo, il cardamomo è usato soprattutto per i dolci, tra cui quelli della tradizione natalizia come il Pan di Zenzero. In Scandinavia invece il cardamomo esalta il sapore dei piatti a base di carne, del vin brulé e delle marinate, oltre ad essere uno degli ingredienti del glogg, bevanda tipica svedese. In India e nella cucina orientale è abbinato soprattutto al riso, oppure vi si aromatizza il caffè.

Il cardamomo favorisce la digestione e rilassa il diaframma, e per evitare l’effetto “pancia gonfia” tipico di alcuni cibi come broccoli, cavoli, legumi e verdure cotte, è consigliabile aggiungere 3-4 semi, in maniera tale da non alterare il sapore e godere di tutti i benefici della spezia. L’infuso di cardamomo è indicato dopo un’abbuffata tipicamente natalizia, e se avete l’alito pesante, potete masticarne qualche semino. Per conservare il cardamomo si possono utilizzare i contenitori in vetro con il tappo a vite, da sistemare in dispensa oppure in frigo. Anche i sacchetti di carta per gli alimenti sono indicati. In questo modo avrete sempre a disposizione i semi da pestare nel mortaio.

Proprietà del cardamomo

Negli antichi trattati di medicina si fa riferimento a ben altre virtù di questa spezia: pensate che veniva utilizzata per preparare delle lozioni contro il mal di gola. I celiaci saranno contenti di sapere che non contiene glutine, inoltre è ipocalorico. Molte altre proprietà le abbiamo già accennate, e aggiungiamo che non vi sono particolari controindicazioni derivate dal suo consumo, se non per alcuni soggetti affetti da calcolosi della colecisti. In caso di raffreddore non abbinate l’infuso di cardamomo all’aspirina, perché potrebbe interferire con i principi attivi del farmaco.

Curiosità sul cardamomo

Il cardamomo ha proprietà afrodisiache: già nell’800 era stata scoperta questa sua particolare qualità, inoltre pare che i semi aiutassero a conquistare una persona se nascosti in un infuso o in una bevanda. Tra le altre curiosità sul cardamomo ve ne sono alcune che risalgono all’antico Egitto, pare infatti che i semi fossero utili per sbiancare i denti, inoltre alcune fonti hanno accertato che veniva usato anche durante le fasi di imbalsamazione come anti-putrefattivo. In India è uno strumento di comunicazione per mettersi in contatto con gli dei. Infine, ultima curiosità sul cardamomo, è un ottimo antidoto per i morsi dei serpenti e degli scorpioni.

Cardamomo: ricette

La prima ricetta con il cardamomo che vi proponiamo è una zuppa a base di zucca (va bene anche ½ zucca), carote, patata, cipolla bianca, brodo vegetale, 5 semi aperti e pestati. Dopo aver lasciato bollire per almeno mezz’ora tutti gli ingredienti, frullate sino ad ottenere una crema densa. Salate e pepate a piacere e se la zuppa risulta ancora troppo liquida, aggiungete 1 cucchiaio di farina.

Con il cardamomo tritato potete preparare una gustosa panatura per tranci di pesce sostanziosi come il tonno e il salmone, oppure per crocchette di verdure. Al posto del solito infuso vogliamo proporvi una bevanda insolita e orientale, ovvero il caffè arabo al cardamomo. Per prepararlo avete bisogno di caffè in chicchi, semi di cardamomo, 1 tazza d’acqua per ogni persona, e infine zucchero. La prima cosa da fare è bollire l’acqua, possibilmente in un pentolino di rame, nel frattempo macinare i chicchi di caffè e i semi di cardamomo, sino ad ottenere una polvere fine e sottile. Versate nell’acqua, portate ad ebollizione, spegnete, mescolate per bene e ripetete per altre due volte. Poi aspettate che la polvere si posi sul fondo e versate delicatamente nelle tazzine ancora ben caldo.

La bevanda può essere accompagnata da biscottini al cardamomo e arancia da realizzare con 250 grammi di farina, 70 grammi di zucchero, 170 grammi di burro morbido a temperatura ambiente, 1 cucchiaino di cardamomo in polvere, succo e scorza di 1 arancia. Se gradite potete anche sovrapporre i dischetti e mettere al centro la marmellata di arance. E siccome si avvicina la bella stagione, aggiungete i semi di cardamomo alle macedonie di frutta, è perfetto con il melone e il pompelmo, e con tutti i frutti leggermente aciduli.

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