Come cucinare l’aragosta

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L’aragosta è un crostaceo pregiato da utilizzare nelle nostre cucine.  È molto diffusa nell’oceano Atlantico e nel mar Mediterraneo. Tutti conoscono questo genere di crostaceo, anche grazie al prezzo che certo non si può definire …

L’aragosta è un crostaceo pregiato da utilizzare nelle nostre cucine.  È molto diffusa nell’oceano Atlantico e nel mar Mediterraneo. Tutti conoscono questo genere di crostaceo, anche grazie al prezzo che certo non si può definire “popolare”. Per questo solamente in determinate occasioni viene comprata e portata sulle nostre tavole.

L’aragosta è un vero asso nella manica da servire, si dimostra un piatto eccellente, buonissimo e appunto costoso. Vi permetterà di fare un’eccellente figura con i vostri ospitiSono molte le persone che ritengono tale alimento un afrodisiaco! A livello nutrizionale prevalgono sali minerali e proteine. Inoltre non comporta neanche l’assimilazione di molte calorie.

È naturale che un piatto simile deve essere preparato secondo un certo criterio, non è un cibo di tutti giorni è aragosta! Vediamo dunque come cucinare l’aragosta.

Pur essendo un alimento costoso non richiede troppe elaborazioni. Anche il condimento di questo crostaceo deve risultare leggero. Questo perché il sapore non deve andare a svanire!

Prima di tutto è importante saper scegliere un’aragosta e solamente dopo cominciano i preparativi per cucinarla. La prima regola è quella di non confondere, come spesso accade, l’aragosta con l’astice. Non sono la solita cosa, certo si possono assomigliare ma appartengono a diverse famiglie di crostacei. Per questo occorre solamente un po’ di attenzione.

Innanzitutto il sapore è decisamente diverso, l’aragosta è delicata e dal sapore leggero. Mentre l’astice presenta un sapore marcato e la sua polpa è soda e non tenera come quella dell’aragosta. Ovviamente anche nell’aspetto sono diverse fra loro. L’aragosta non presenta chele metre l’astice si. Inoltre l’aragosta è munita di 2 lunghe antenne. Senza contare che l’astice è molto più economica.

Tornando sull’aragosta, i migliori esemplari da comprare sono quelli pesanti. Non devono comunque dimostrare grandi dimensioni. Una cosa da sapere riguarda il peso dell’aragosta, ossia che quando pulita circa il 70% non è consumabile (carpace e via così). Per cui servirà almeno 1 chilo di questo crostaceo per poter consumarne 300 grammi di polpa circa, nonché una porzione per 2 persone!

L’aragosta è possibile acquistarla surgelata oppure viva, quest’ultima offre la maggior qualità della carne. Naturalmente la scelta è facoltativa, dato che non tutti hanno il cuore di uccidere un’aragosta!

Cucinare l’aragosta congelata

Prima di tutto va pulita l’aragosta, è necessario spazzolare la corazza. Va usata acqua di rubinetto corrente per questo passaggio, quindi si pulisce con cura.

In seguito estrarre il filo nero (budellino) presente nella coda. Adesso la si può bollire e questo rappresenta il metodo classico riguardo al come cuocere l’aragosta, nonché quello più facile.

  • Se l’aragosta pesa circa 1 chilo dovrà cuocere 15 minuti circa.
  • Per ogni 200 grammi di peso che superino 1 chilo cuocere 5 minuti in più. Lo stesso vale al contrario.

È possibile anche cucinare l’aragosta sulla griglia, offre un sapore davvero ottimo ed è un piatto molto amato. Basterà prendere l’aragosta e divederla (per lungo) a metà. In seguito cucinata inizialmente dal lato del dorso del crostaceo. 5/10 minuti per lato, sono sufficienti.

Molte persone amano l’aragosta brasata, si tratta di un procedimento dove questo crostaceo deve essere suddiviso in tranci. Subito dopo va messa a bollire. Appena pronta attendere che si raffreddi. In seguito dovrà essere divisa in 2 la coda dal torace. Con l’aiuto delle forbici incidere la corazza (zona inferiore) ed estrarre la polpa dalla coda.

Tra i metodi più classici di condimento vi sono: il limone, la maionese, l’aceto, il burro fuso, il tartufo, caviale, aglio etc.

L’aragosta può essere scongelata in 2 modi, il pimo è quello di lasciarla in frigorifero possibilmente sopra un vassoio. Oppure sempre in frigorifero ma dentro l’acqua fredda e un sacchetto che sigilli l’aragosta.

NB. Può capitare di trovare le uova dentro l’aragosta una volta aperta.

Non sono da buttare via, anzi si rivelano ottime per consumarle con la maionese.

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