Fico d’India: cuore di spine

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Il fico d’India è un frutto particolare e affascinante. La pianta è un monumento naturale capace di resistere al freddo e al gelo anche se è nota per la sua resistenza ai climi aridi e …

Il fico d’India è un frutto particolare e affascinante. La pianta è un monumento naturale capace di resistere al freddo e al gelo anche se è nota per la sua resistenza ai climi aridi e desertici. Dovete sapere che il fico d’India era un frutto molto caro agli Aztechi, poi sono state scoperte le sue proprietà alimentari, cosmetiche e fitoterapiche. La pianta è originaria del Messico ed è stata scoperta da Cristoforo Colombo nel suo viaggio alla scoperta dell’India (tutti sappiamo che in realtà approdò in America!). Appartiene alla famiglia delle succulente e si spinge sino a 5 metri di altezza.

Quelle che chiamiamo comunemente “pale” sono il fusto, ricoperto da una pellicola cerosa che ha la funzione di proteggere la pianta dal calore e dai predatori. Dopo l’innesto, le pale subiscono un processo di lignificazione e diventano dei tronchi. Occorrono almeno 4 anni prima che questo avvenga. Le foglie svolgono la funzione clorofilliana che consente la vita della pianta, e alla base si sviluppano spine e fiori che diventano i frutti.

I fichi d’India sono molto carnosi e di diverso colore: giallo-arancio, rosso e verdino. Il sapore di questo frutto è piacevolissimo. Però per rimuovere l’involucro di cui sono ricoperti bisogna indossare dei guanti, le spine sono molto insidiose!

Le pale dei fichi d’India sono un concentrato di oligo-elementi, sostanze nutritive e vitamine. Nel succo invece vi sono alcuni degli amminoacidi essenziali. I frutti invece hanno molti zuccheri semplici tra cui fruttosio e glucosio e sostanze antiossidanti.

Proprietà del fico d’India e uso alimentare

Il fico d’India ha proprietà antiossidanti (e su questo non ci piove!), però un recente studio del Dipartimento di Medicina di New Orleans ha portato alla luce importanti effetti nella diminuzione dei sintomi post-sbornia.

I frutti possono essere consumati freschi o destinati al trattamento per la produzione di altri prodotti alimentari come confetture, succhi e dolcificanti. In Sicilia si prepara uno sciroppo utilizzato per i dolci.

Ricordate di non esagerare con il consumo perché il fico d’India causa blocchi intestinali.

Usi del fico d’India

Gli Aztechi allevavano la cocciniglia con le foglie di fico d’India e, dal corpo essiccato dell’insetto, ottenevano la colorazione rossa alla base di prodotti cosmetici. Il succo invece era un ottimo lubrificante che agevolava gli spostamenti dei grandi massi. Però l’utilizzo più interessante è quello sulla pelle: abbinato a miele e rosso d’uovo è utile contro le scottature. Inoltre allevia infiammazioni di vario tipo, lussazioni e persino la tonsillite.

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