Nutriente ma allo stesso tempo delicato, in quanto altamente deperibile, il latte, è un prodotto da consumare il prima possibile.
Grazie alle innovazioni tecnologiche e al miglioramento qualitativo della materia prima, il limite di durata del latte fresco è passato dai tradizionali 4 giorni ai 6 per il latte fresco pastorizzato, o addirittura ai 10 giorni per il latte microfiltrato.
La microfiltrazione è un metodo di lavorazione innovativo, che si ottiene attraverso l’abbinamento di un “processo” fisico al classico processo “termico”. Il latte crudo viene preriscaldato a 50°C e separato dalla panna; poi viene fatto passare attraverso dei filtri che trattengono germi, muffe e impurità (da qui il nome “microfiltrato”) e lasciano passare le sostanze nutritive. Terminato questo processo il latte viene riunito alla panna e pastorizzato.
Scadenza più lunghe si trovano nel latte sottoposto a Ultra Higt Temperature (90 giorni): ciò si ottiene portando il latte a temperature molto elevate (135-150°C) per 3 secondi la massimo.
Oggi, l’unico latte da consumare entro 3 giorni è il cosiddetto “latte crudo”, che viene venduto alla spina nelle cascine o nei supermercati quotidianamente riforniti da produttori agricoli. Questo prodotto mantiene inalterato l’apporto originario di grassi, vitamine e sali minerali, ed ha un sapore molto intenso.