Insalata in busta fa male? Pro e contro dell’insalata confezionata

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L’insalata confezionata è un’opzione che ha conquistato sempre più spazio sulle nostre tavole. Ma quanto ne sappiamo sull’insalata in busta? Fa male o è sicura? Ricca di fibre, sali minerali e acqua, l’insalata è un …

L’insalata confezionata è un’opzione che ha conquistato sempre più spazio sulle nostre tavole. Ma quanto ne sappiamo sull’insalata in busta? Fa male o è sicura?

Ricca di fibre, sali minerali e acqua, l’insalata è un alimento leggero: in passato veniva coltivata nel proprio orto, oggi, per mancanza di  tempo e per ragioni oggettive, viene acquistata dal fruttivendolo. Negli ultimi tempi però, molti la acquistano al banco frigo del supermercato, confezionata in buste o in vaschette già mondata, lavata, tagliata.

La sua popolarità è dovuta alla sua comodità e alla sua praticità, ma è importante valutare attentamente i pro e i contro prima di farla diventare un elemento fisso nella nostra dieta.

Oltre a essere molto più costosa rispetto all’insalata fresca, le verdure iniziano a perdere sostanze nutritive (in particolare vitamine), subito dopo essere state raccolte dai campi, e questo processo naturale viene accelerato dal taglio delle foglie.

I pro dell’insalata in busta

  1. Comodità e risparmio di tempo: L’aspetto più evidente dell’insalata confezionata è la comodità. Non c’è bisogno di lavare, tagliare e preparare gli ingredienti: basta aprire la confezione e il piatto è pronto. Questo fa risparmiare tempo prezioso, rendendola un’opzione ideale per coloro che conducono uno stile di vita frenetico.
  2. Variegata selezione di ingredienti: Le insalate confezionate offrono spesso una vasta gamma di ingredienti freschi, tra cui verdure, frutta, semi e condimenti, permettendo di sperimentare sapori diversi senza la necessità di acquistare molteplici ingredienti separati.
  3. Controllo delle porzioni: Le confezioni predosate aiutano a controllare le porzioni, un aspetto importante per chi è attento alla propria alimentazione e alle calorie assunte.

I contro dell’insalata confezionata

  1. Perdita di nutrienti: Come già accennato, gli alimenti confezionati possono subire una perdita di nutrienti durante il processo di preparazione e confezionamento. Il tempo trascorso tra la raccolta degli ingredienti e il consumo finale può comportare una diminuzione delle vitamine e dei minerali presenti.
  2. Presenza di conservanti e additivi: Per evitare un’insalata in busta scaduta in pochi giorni, alcune aziende aggiungono conservanti e additivi per prolungarne la durata.
  3. Costo maggiore: Sebbene l’insalata confezionata sia conveniente in termini di tempo, può essere più costosa rispetto all’acquisto separato degli ingredienti.

Insalata in busta: sì o no?

insalata in busta fa male

L’insalata confezionata può essere un’opzione valida per chi cerca comodità e varietà, ma è fondamentale essere consapevoli dei compromessi e quindi integrarla in una dieta bilanciata, occasionalmente. In questo contesto, l’insalata in busta non fa male.

Se si opta per questa soluzione allora bisogna avere a disposizione un’insalata pronta di buona qualità, cioè un prodotto in cui è stata rispettata la “catena del freddo“: durante le fasi di lavorazione la temperatura deve rimanere costantemente bassa, al fine di assicurare la corretta conservazione delle verdure e bloccare la riproduzione dei batteri.

Terminate le fasi di pulitura, asciugatura e confezionamento, le insalate in busta devono essere conservati in celle frigorifere e trasportati in camion frigo fino ai punti vendita.

Il confezionamento a freddo da un lato, impedisce all’ossigeno di penetrare nella busta o nella vaschetta, e dall’altro evita la fuoriuscita di anidride carbonica prodotta dalle foglie, che restano “vive” nonostante il taglio. Ciò vale fino a quando la confezione è sigillata e resta al freddo; aperta la busta o la vaschetta, le foglie si degradano velocemente.

L’insalata in busta va lavata?

insalata in busta va lavata

Molte insalate confezionate sono etichettate come “pronte all’uso” o “lavate”, quindi non andrebbero lavate (almeno in teoria).

In linea generale è sempre meglio lavarle ulteriormente in modo da ridurre il rischio di contaminazione batterica e rimuovere eventuali residui di contaminanti presenti sulla superficie delle foglie.

Se si sceglie di lavare l’insalata in busta allora occorre procedere soltanto poco prima di consumarla.

Insalata confezionata, consigli per un acquisto di qualità

Quando acquisti l’insalata confezionata ti consigliamo di:

  • verificare il suo stato: la presenza di foglie annerite ai bordi o nel punto del taglio significa che il prodotto si sta alterando e le foglie marcescenti gonfiano l’addome;
  • l’etichetta deve riportare l’elenco del contenuto in ordine decrescente;
  • una volta aperta, l’insalata deve essere consumata al massimo entro le 24 ore successive;
  • sciacquala, anche se non è espressamente richiesto: ciò ti permetterà anche di individuare ed eliminare la presenza di foglie che iniziano a marcire;
  • dopo l’acquisto, metti la confezione nel frigorifero (prima possibile).

Si può consumare l’insalata in busta in gravidanza?

insalata in busta in gravidanza

Durante la gravidanza, la sicurezza alimentare diventa particolarmente importante per garantire la salute della madre e del bambino. L’insalata in busta può essere consumata durante la gravidanza, ma è essenziale prendere alcune precauzioni per ridurre il rischio di contaminazione batterica.

Ecco alcuni consigli da seguire quando si consuma insalata in busta durante la gravidanza:

  1. Lavare bene l’insalata: Come menzionato in precedenza, lavare l’insalata in busta è una pratica consigliata per rimuovere eventuali contaminanti.
  2. Verifica la freschezza: Controllare la data di scadenza sulla confezione dell’insalata, optando per prodotti freschi e confezionati in modo sicuro.
  3. Conservare correttamente: Conservare l’insalata in frigorifero secondo le istruzioni sulla confezione, mantenendo una corretta temperatura di conservazione in modo da ridurre il rischio di proliferazione batterica.
  4. Evitare insalate preconfezionate con uova crude o salse a base di uova: Alcune insalate in busta contengono salse che possono contenere uova crude. Durante la gravidanza, è meglio evitare alimenti che contengono uova crude o insufficientemente cotte per ridurre il rischio di infezioni come la salmonella.
  5. Integrare con altre fonti di nutrienti: L’insalata è un’ottima fonte di vitamine e fibre, ma è importante integrarla con altri alimenti che forniscono le proteine e i nutrienti essenziali necessari durante la gravidanza.

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