Prodotti “free from”: senza OGM, conservanti e olio di palma

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Si chiamano “free from” e si presentano come prodotti privi di OGM, senza olio di palma e senza poveri di conservanti, coloranti e zuccheri aggiunti. L’etichetta di questi prodotti dichiarano espressamente la mancanza di un …

Si chiamano “free from” e si presentano come prodotti privi di OGM, senza olio di palma e senza poveri di conservanti, coloranti e zuccheri aggiunti. L’etichetta di questi prodotti dichiarano espressamente la mancanza di un determinato ingrediente o additivo.

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Prodotti “free from”: senza OGM, conservanti e olio di palma- foto ilgiornaledelcibo.it

In quest’ultimo periodo è dilagante la pubblicità di quei prodotti preparati “senza olio di palma”, un fattore che determina una maggiore qualità agli occhi del consumatore. Scopriamo come mai!

L’Osservatorio Immagino ha studiato i fenomeni di consumo creato da GS1 Italy e Nielsen, un’analisi sul richiamo al “free from” su etichette e packaging di 36 mila prodotti alimentati venduti nei supermercati e ipermercati di tutta Italia.

Le diciture dei prodotti “free from”? “Senza conservanti”, “senza OGM”, “senza grassi idrogenati”, “senza olio di palma” e “poche calorie”. Ebbene lo studio dell’Osservatorio ha identificato i diversi slogan presenti sulle etichette, seducendo il successo di un nuovo target di consumatori.

Secondo Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy: “Gli stili di consumo e le scelte di acquisto fatte emergere dall’Osservatorio Immagino raccontano la nascita e la crescita di nuovi segmenti che vanno oltre le tradizionali categorie merceologiche. Il free from ne è il migliore esempio: nato con pochi prodotti destinati a pochi consumatori, ha ampliato e segmentato l’offerta arrivando ad assecondare richieste e tendenze salutistiche sempre più peculiari e specifiche sia sul fronte della naturalità che del salutismo”.

E si ritorna alla questione legata all’olio di palma. Di fatto i prodotti che si presentano ai consumatori con la dicitura “senza olio di palma” sono cresciuti a dismisura nell’arco di poco tempo. Il commento dell’Osservatorio a riguardo è rivelatore:  “Il vero ‘fenomeno’ del 2016 è stato l’olio di palma. Il tam-tam mediatico che ha riguardato questo prodotto, il dibattito tra chi lo accusa e chi lo difende, le prese di posizioni e le contro prese di posizione, l’hanno fatto diventare il componente più eliminato dai prodotti alimentari. In 12 mesi le vendite di prodotti senza olio di palma sono aumentate del 13,5% arrivando a una quota complessiva del 5,7%”.

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