Carrube: il nobile frutto estivo amato dai cavalli

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La carrube è considerato il cibo dei cavalli, eppure è un frutto nobile e molto apprezzato. Il carrubo viene coltivato in Spagna e in Turchia, ma anche qui in Italia vi sono piantagioni di carrubi …

La carrube è considerato il cibo dei cavalli, eppure è un frutto nobile e molto apprezzato. Il carrubo viene coltivato in Spagna e in Turchia, ma anche qui in Italia vi sono piantagioni di carrubi soprattutto nel sud. C’è chi riesce a mangiare i semi del carrubo ma la farina che si ottiene macinandoli trova impiego nell’industria dolciaria e delle conserve alimentari. Il segreto della farine di carrube è che assorbe l’acqua, infatti è utilizzata come addensante. Spesso viene consigliata per i casi di diarrea, però ricordate che i semi, al contrario, hanno un’azione lassativa. Purtroppo la carrube è di difficile reperibilità. Solitamente viene venduta accanto alla frutta secca.

La polpa di carruba è dolciastra e ricorda il sapore del cioccolato con l’unica differenza che ha pochissime calorie ed è ricca di fibre, vitamine e minerali. É priva di caffeina e teobromina, quindi è perfetta per chi soffre di allergie. Un altro dettaglio molto importante è che le fibre rendono la carrube saziante, quindi se siete a dieta potete sgranocchiarle senza sensi di colpa. Tra i prodotti più apprezzati vi è la crema di carrube che spesso viene confusa con la crema di nocciole. Quando il baccello della carrube giunge a maturazione si può consumare “puro” e in passato era considerato l’unico regalo dolce da offrire ai bambini golosi.

Nella medicina popolare la carruba è stata sempre sfruttata come rimedio intestinale e nell’800 era l’unico dolcificante consentito perché da alcuni studi era emerso che il cacao conteneva una sostanza eccitante (metilaxantine). In realtà l’effetto è piuttosto blando nei soggetti sensibili. Nonostante in Italia ci siano vaste coltivazioni di carrube, si tratta di merce rara e importiamo i prodotti che si ottengono dalla sua trasformazione dal nord Europa.

Alcuni pediatri brasiliani hanno provato a curare i bambini in fasce con la farina di carrube, proseguendo la somministrazione sino ai 18 mesi. Sono stati suddivisi in tre gruppi: al primo gruppo è stata somministrata la farina di carrube, al secondo gli antibiotici e al terzo il carbonato di calcio. Dopo il monitoraggio è emerso che circa il 33% di bambini curati con la farina di carrube sono guariti. Un medico francese ha provato ad introdurla nel biberon dei bambini da 0 a 6 anni che avevano problemi di diarrea nel periodo estivo riducendo del 96% la possibilità di nuovi episodi e contribuendo ad abbassare i costi per la sanità pubblica negli ospedali.

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