Introduzione
Gli zuccheri sono degli amabili nemici per l’uomo perché sono un carburante essenziale dell’organismo e componenti a tutti gli effetti di una dieta sana ed equilibrata.
Nessun cibo ne è immune: si parla di zuccheri in presenza di saccarosio o zucchero da tavola, glucosio, fruttosio, lattosio e maltosio.
Gli studi di settore hanno dimostrato che le cellule necessitano di zucchero e che l’organismo è capace di produrlo nelle giuste quantità a partire dagli alimenti più complessi.
Negli ultimi anni però l’aumento del consumo di zucchero nei Paesi occidentali ha visto un parallelo aumento del numero di persone in sovrappeso. Una situazione assolutamente allarmante se si pensa che 1 bambino su 3 è sovrappeso o obeso.
Sostanzialmente la vita sedentaria, l’eccesso di calorie rispetto al consumo e l’elevata percentuale di zuccheri ingeriti favoriscono una condizione chiamata insulino-resistenza: le cellule diventano insensibili all’insulina e il pancreas è costretto a produrre maggiori quantità di insulina per riportare in un range normale il livello glicemico.
L’eccesso di insulina satura l’organismo a tal punto da provocare una serie di gravi conseguenze per la salute quali diabete, obesità, ipercolesterolemia e ipertensione.

Il piano UE contro gli zuccheri aggiunti negli alimenti
La promozione di una corretta informazione riguardo lo zucchero e il suo utilizzo può facilitarne il consumo in modo consapevole.
La Commissione Europea e gli Stati Membri stanno elaborando piani di azione nazionali e iniziative di sensibilizzazione a livello locale per ridurre gli zuccheri aggiunti negli alimenti entro la fine del 2017.
L’azienda internazionale attiva nel settore alimentare Nestlè appoggia pienamente il progetto dell’EU proponendo una missione di ben più ampie vedute:
- maggior coordinamento a livello UE;
- creazione di una politica per la nutrizione a livello europeo;
- coinvolgimento di tutta l’industria alimentare e il commercio al dettaglio per modificare le preferenze dei consumatori.
Nestlè sostiene la causa UE
Il sostegno del gruppo Nestlè alla campagna europea contro l’eccesso di zucchero nell’industria alimentare si traduce nell’eliminazione di 18.000 tonnellate di zucchero dai suoi prodotti in Europa entro il 2020.
L’obiettivo del gruppo imprenditoriale è quello di ridurre in media il 5% dello zucchero dalla gamma dei suoi prodotti, una rinuncia che equivale a circa 5 miliardi di zollette di zucchero.
L’azienda ha annunciato il suo progetto triennale durante un evento su l’obesità infantile organizzato dall’UE a Malta. In un’intervista, l’Executive Vice President of Nestlé e Director for Europe, Middle East and North Africa Marco Settembri ha sottolineato così l’importanza di seguire un’alimentazione sana fin dall’infanzia: “Quando un bambino su tre è sovrappeso o obeso è chiaro che dobbiamo fare di più per offrire alimenti più sani e cercare di promuovere uno stile di vita attivo”.
I progetti Nestlè
Nestlè non è nuova a impegni di questo spessore. Nel 2014, l’azienda ha avviato una ricerca per cambiare la struttura delle particelle dello zucchero in modo da aumentare la velocità di dissolvenza al momento dell’assunzione dell’alimento, senza per questo inficiare la dolcezza del prodotto. Stefan Catsicas, Nestlé Chief Technology Officer, ha definito questa tecnica come rivoluzionaria perché “prende ispirazione dalla natura e ha la capacità di ridurre gli zuccheri totali nei nostri prodotti fino al 40%”.
Negli ultimi tre anni, l’azienda ha eliminato 11.300 tonnellate di zucchero dai prodotti venduti in Europa che non rispettavano i criteri nutrizionali stabiliti internamente. Un esempio? Recentemente è stato annunciato che una referenza di NESQUIK conterrà solo 3,4 grammi di zucchero per porzione rispetto ai 10,6 grammi della ricetta originale.
La campagna di riduzione dello zucchero rientra in un più ampio insieme di impegni globali sostenuti da Nestlé, che verranno annunciati il prossimo 7 Marzo.