Come usare la planetaria in cucina

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La planetaria è l’oggetto del desiderio del momento. Molti di voi l’avranno scartata a Natale, oppure avete deciso di approfittare di una delle strepitose offerte del periodo per farvi un regalo. La planetaria è un …

La planetaria è l’oggetto del desiderio del momento. Molti di voi l’avranno scartata a Natale, oppure avete deciso di approfittare di una delle strepitose offerte del periodo per farvi un regalo. La planetaria è un attrezzo indispensabile in cucina: amalgama, impasta, monta. Il nome stesso dell’elettrodomestico è magico, planetaria infatti deriva dal movimento delle fruste, che è simile al moto dei pianeti. In questo modo l’impasto risulta liscio e omogeneo e non ha nulla da invidiare a quelli dei pasticceri o dei panificatori. Anche a casa dunque si possono ottenere risultati eccellenti con pochissimo sforzo.

Molte volte rinunciamo a fare l’impasto della focaccia o delle brioche perché non abbiamo abbastanza forza nelle braccia e non riusciamo a lavorarli, grazie alla planetaria che lavora al posto nostro, potremo stupire amici e parenti. In verità la planetaria è un elettrodomestico sottovalutato visto che in casa tutti abbiamo lo sbattitore elettrico, le cui funzioni sono simili, ma dopo la prova impasto ce ne siamo letteralmente innamorati. Nonostante la nostra esperienza con gli impasti, abbiamo apprezzato la consistenza della frolla.

La planetaria: come si usa

Come vi abbiamo anticipato, con la planetaria si può preparare davvero di tutto, meringhe, torte, pane, e persino panettone e pandoro. Gli impasti lievitati che necessitano di lunga lavorazione, non potrebbero essere preparati a mano e nemmeno con gli elettrodomestici tradizionali. L’utilizzo della planetaria è molto meno complicato di quanto si potrebbe immaginare, il nostro consiglio è di fare qualche prova prima di cimentarvi nella realizzazione di impasti importanti, altrimenti rischiate di fare brutta figura.

Il segreto per usare la planetaria è aggiungere gli ingredienti uno alla volta, inoltre dovete controllare che la velocità sia bassa, se versate gli albumi o unite la farina quando le fruste stanno girando stile “ottovolante”, potreste invadere la cucina. Quando gli ingredienti iniziano a legarsi, potete aumentare la velocità in maniera graduale. Questo vale per tutti gli impasti. Un’altra cosa a cui dovete prestare attenzione per ottenere il massimo dalla planetaria, sono i tempi di lavorazione. I muffin per esempio richiedono pochissimi minuti, il composto infatti deve essere grumoso. Il pan di spagna invece deve essere montato a lungo. Per la pasta della pizza e del pane i tempi si allungano, e si va dai 20 ai 30 minuti. Questo è solo l’inizio, ora scopriremo insieme quali sono gli accessori di base della planetaria.

Accessori di base della planetaria

La planetaria è dotata di 3 accessori di base, la frusta a filo, la frusta piatta e la frusta a gancio. Ognuno di questi accessori ha una funzione diversa. Iniziamo subito dalla frusta a filo, la cui forma ricorda molto quella della frusta a mano visto che si compone di fili metallici. È indicata per gli impasti liquidi come quelli delle torte, per le pastelle, per la panna e la meringa. Questo tipo di frusta fa incorporare aria all’impasto, che risulta spumoso e soffice.

La frusta piatta invece, è chiamata anche a foglia o frusta a K per via del disegno interno, viene utilizzata per gli impasti che non sono né troppo liquidi, né troppo duri. Qualche esempio è la pasta frolla, la pasta fresca, la pasta choux e tutte le glasse. Siccome la planetaria è versatile in cucina, con la frusta piatta, potete preparare anche impasti salati, tipo quello delle polpette, la farcia per i ravioli e il classico purè di patate. Con questa frusta si impastano anche i muffin e i cupcake.

Infine c’è la frusta a gancio, che ha la forma di una spirale ed è indicata per gli impasti lievitati che richiedono molta energia. Quando si inserisce la frusta a spirale, anche la ciotola della planetaria entra in funzione, per simulare il movimento delle braccia e ottenere impasti molto forti. Vi sono anche altri accessori come la sfogliatrice a braccio, la gelatiera, lo spremiagrumi e altre attrezzature complementari, il cui utilizzo è molto intuitivo e restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento al riguardo.

Manutenzione della planetaria

La planetaria deve essere pulita accuratamente dopo l’utilizzo. Ovviamente questo è un discorso che viene fatto per tutti gli utensili e gli elettrodomestici da cucina, però vogliamo ricordare l’importanza di queste operazioni perché in questo modo gli oggetti durano più a lungo e soprattutto cuciniamo in maniera sana. I residui di impasto si induriscono e danneggiano la planetaria, otturano i fori, e favoriscono la proliferazione dei batteri.

La ciotola della planetaria e le fruste si possono smontare e lavare a mano e in lavastoviglie. Con un panno umido invece si devono rimuovere eventuali residui. Non usate detergenti aggressivi, meglio una soluzione a base di acqua calda e aceto per la ciotola e le parti metalliche, e acqua calda e bicarbonato per l’esterno. Nei punti più difficili potete usare un batuffolo di cotone o uno dei dischetti per togliere il trucco imbevuto di limone, in questo modo si previene anche la formazione di calcare.

Come scegliere la planetaria

Questa è una delle domande che potreste rivolgerci: Quale planetaria dobbiamo scegliere? Non vogliamo sponsorizzare questa o quella marca, basta accendere la tv per rendersi conto di quali sono i modelli di punta. Uno dei primi consigli che possiamo darvi è di scegliere la planetaria in base all’utilizzo che ne farete, se dovete accenderla solo a Natale e Pasqua, va benissimo anche un modello economico e con accessori base. Se amate cucinare invece vi conviene investire su un modello solido e potente. In entrambi i casi ricordate che il consumo di energia è bassissimo, quindi non lasciatevi ingannare dai numeri scritti sulla confezione. Un modello base parte da 700 watt, mentre quelli più importanti, che si avvicinano ai prodotti professionali, arrivano anche a 1500 watt. La ciotola può essere da 2,5 litri e impasta sino ad 1 kg di farina.

Ricetta: panettone con la planetaria

Per fare il panettone con la planetaria dovete usare la frusta a gancio. Per un panettone, occorrono 350 grammi di farina manitoba, 60 grammi di burro ammorbidito, 2 tuorli, 1 cucchiaino di miele, 140 grammi di acqua, 60 grammi di zucchero, 7 grammi di lievito di birra, 1 cucchiaino raso di sale.

Dopo aver preparato tutti gli ingredienti, versate nella planetaria il lievito, il miele, l’acqua e la farina. Azionate la planetaria a bassa velocità e unite uno alla volta gli ingredienti. Quando saranno completamente assorbiti, potete alzare la velocità e, quando l’impasto si avvita intorno al gancio, spegnete la planetaria, trasferite su un piano da lavoro e lavorate con le mani prima di mettere nella classica forma di cartone da panettone.

Fate lievitare in forno preriscaldato 30° e poi spento, con una ciotola di acqua calda. Dopo 3 ore preparate un secondo impasto con 200 grammi di farina manitoba, 50 grammi di burro ammorbidito, 2 tuorli, 40 grammi di acqua, 50 grammi di zucchero, 6 grammi di lievito di birra, 1 bustina di vanillina, 300 grammi di frutta candita a scelta. Dopo aver lavorato l’impasto, prendere quello lasciato in forno, unirlo e impastare sino a nuova incordatura. Mettere di nuovo nel forno e far lievitare per 4 ore, fate una croce e cuocete a 170° per 55 minuti in forno statico. Dopo che lo sfornate, infilate con due ferri da maglia incrociati, capovolgete il panettone e su una pentola alta e gustate il giorno successivo.

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