Tutto quello che non sapete sul riso basmati

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Oggi vogliamo parlarvi del riso basmati, una qualità di riso ancora poco conosciuta. Innanzitutto dovete sapere che ha origini indiane e che il significato del suo nome è “regina di fragranza”. Viene coltivato anche in …

Oggi vogliamo parlarvi del riso basmati, una qualità di riso ancora poco conosciuta. Innanzitutto dovete sapere che ha origini indiane e che il significato del suo nome è “regina di fragranza”. Viene coltivato anche in Pakistan e in America. La forma del chicco è a grana lunga e ha un aroma che lo rende molto diverso dal riso italiano. Inoltre deve essere cucinato seguendo delle regole ben precise che ne esaltano il sapore e lo rendono perfetto per tutte le vostre ricette. Il classico risotto allo zafferano non ha lo stesso sapore se si utilizza il riso basmati (anzi, il risultato è abbastanza deludente), per questo motivo potete sperimentare alcuni piatti della cucina indiana, cinese, araba e thailandese.

Il riso basmati è un alleato della linea, in 100 grammi di prodotto ci sono solo 340 kcal, 80 grammi di carboidrati e 7 di proteine. Se volete perdere qualche chilo di troppo in vista della prova costume senza patire la fame potete cuocere il riso e condirlo con un filo d’olio, il senso di sazietà sarà immediato.

La cottura del riso basmati

Prima di cuocere il riso basmati dovete sciacquarlo a lungo con acqua fredda corrente. Alcuni, per evitare sprechi, preferiscono metterlo a mollo per almeno mezz’ora. Questa operazione è necessaria per evitare che i chicchi si possano rompere durante la cottura. In una pentola di medie dimensioni, versare l’acqua per la cottura (il livello non deve superare di molto la metà), un pizzico generoso di sale fino e infine il riso (sono sufficienti 100 grammi a persona). Chiudete la pentola con un coperchio e portate ad ebollizione. In seguito abbassare la fiamma e far cuocere altri 10 minuti. Il riso basmati assorbe tutta l’acqua, quindi non c’è bisogno di scolarlo.

Cottura a pilaf del riso basmati

In Italia non è molto conosciuta la cottura del riso a pilaf. E’ una tecnica importata dall’oriente e in particolare dalla Turchia. La ricetta base non si discosta molto da quella che abbiamo illustrato in precedenza: al posto dell’acqua si utilizza il brodo vegetale. Si inizia preparando un trito di cipolla e poi si fa tostare il riso. Infine si aggiunge il liquido e si fa cuocere. Il riso basmati pilaf deve essere arricchito con spezie come chiodi di garofano e cannella che lo rendono ancora più saporito.

Differenze tra riso basmati e riso jasmine

In questo viaggio sul riso basmati non può mancare una piccola precisazione. Purtroppo molto spesso viene confuso con il riso jasmine. E’ semplice distinguerli: basta sentire l’aroma che si sprigiona durante la cottura. Il riso jasmine vi avvolgerà con la sua profumatissima fragranza.

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