Farina di insetti e allergie: qual è il legame? Ecco chi è a rischio

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Gli insetti commestibili, come i grilli, stanno diventando sempre più popolari come fonte di proteine alternativa, ma c’è un problema: la correlazione tra la farina di insetti e allergie. Ecco cosa sapere. Negli ultimi mesi …

Gli insetti commestibili, come i grilli, stanno diventando sempre più popolari come fonte di proteine alternativa, ma c’è un problema: la correlazione tra la farina di insetti e allergie. Ecco cosa sapere.

farina di insetti e allergie

Negli ultimi mesi non si è fatto altro che parlare degli aspetti burocratici, dell’etichettatura e della modalità di vendita della farina di insetti (farina di grillo prima di tutte) e dei prodotti a base di farina di insetti.

La farina di grillo è soltanto una delle farine di insetti più note, ma l’alternativa alimentare del nuovo millennio potrebbe creare problemi nelle persone con allergie ai crostacei e agli acari della polvere.

Praticamente, secondo gli esperti, esisterebbe una correlazione tra l’allergia ai crostacei e gli acari e questi insetti commestibili.

Farina di insetti e allergie: qual è il legame?

farina di grillo allergie crostacei e acari

La prima cosa da tenere a mente è che un’allergia verso un alimento o un allergene si può sviluppare in qualsiasi momento della vita (anche se è più probabile quando si è bambini) e questo potrebbe avvenire anche per quanto riguarda la farina di insetti. Le cose cambiano per le persone che sanno di essere allergiche ai crostacei e gli acari della polvere.

Secondo alcuni studi, gli acari della polvere presentano una proteina (chiamata tropomiosina) simile a quella presente nei crostacei, che li accomune e che può causare reazioni allergiche nei soggetti sensibili. Che cosa c’entra la farina di grillo? Essendo artropodi, i grilli vantano le stesse proteine degli acari della polvere e dei crostacei, rendendo la farina pericolosa per gli allergici.

Il rischio in Italia

prodotti a base di farina di grillo

In Italia, l’aumento della popolarità degli insetti commestibili ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile correlazione tra l’allergia ai crostacei e gli acari e il consumo di farina di grillo.

Secondo le stime circa 800 mila e 1 milione di persone (pari all’1-2% dell’intera popolazione) potrebbero essere a rischio allergia per il consumo di questi alimenti. Le reazioni allergiche possono manifestarsi sotto forma di formicolii, dolori, gonfiori diffusi, difficoltà respiratorie, diarrea, vomito e in alcuni casi anche reazioni anafilattiche.

Gli esperti hanno segnalato casi di allergia agli insetti commestibili in vari Paesi che ne hanno fatto uso, dalla Cina agli Stati Uniti (Italia compresa). Alcuni anni fa, ad esempio, è stato riportato il caso di due lavoratori impegnati nella produzione di farina di insetti che hanno sviluppato reazioni allergiche dopo il consumo di hamburger a base di tarme della farina, nonostante non avessero mostrato segni di allergie alimentari o respiratorie in precedenza.

Questo fenomeno può essere spiegato dalla sensibilizzazione primaria, ovvero dall’esposizione alla lavorazione della farina di insetti che potrebbe favorire la formazione delle immunoglobuline che mediano le reazioni allergiche e che legano gli allergeni (IgE), per poi scatenare una risposta allergica al consumo dell’alimento. È stato questo il caso.

Come evitare il rischio?

Gli esperti consigliano ai consumatori di insetti commestibili di essere cauti se sono già allergici ai crostacei o agli acari della polvere domestica e di consultare un medico prima di introdurre i prodotti a base di farina insetti nella propria dieta.

Praticamente, se si è allergici ai crostacei o agli acari della polvere, si potrebbe andare incontro a una una reazione crociata alla farina di grillo (come quella che avviene per alimenti diversi caratterizzati dalla stessa proteina).

Oltre a questo, sarebbe meglio scegliere farine di insetti prodotti da fornitori affidabili che prendono tutte le misure per ridurre al minimo la presenza di acari ed eventuali tracce di sostanze tossiche e pesticidi nei loro prodotti.

Di fatto, secondo gli esperti, gli insetti commestibili dai quali viene ricavata la farina potrebbero contenere quantità molto più elevate della proteina “incriminata” rispetto ai crostacei e agli acari della polvere.

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