Migliori gin: gin italiani, bottiglie di gin da collezione e gin costosi? Opinioni e consigli per scegliere

I liquori sono dei preziosi alleati che permettono di portare in tavola cocktail e pietanze da leccarsi i baffi. Ma quali sono i migliori gin al mondo?

Non solo cocktail. Il gin può essere utilizzato per marinare la carne, preparare la frutta sotto spirito e realizzare degli antipasti sfiziosi.

Questo liquore bianco ricavato dal processo di distillazione dei cereali e aromatizzato con spezie, piante ed erbe aromatiche come le bacche di ginepro è particolarmente apprezzato.

Il suo successo in cucina è legato alla capacità del distillato di non nascondere o coprire il gusto degli altri ingredienti della preparazione.

Il problema è che non tutti i gin in commercio sono uguali e trovare il migliore gin per le preparazioni può fare la differenza in cucina.

La storia del gin

L’origine del gin non è stata ancora accertata, ma sembra sia nato dagli esperimenti sulle bacche di ginepro portati avanti dal dottor Franciscus de le Boe Sylvius presso l’Università di Leida.

Nel tentativo di trovare nelle bacche di ginepro una cura per i problemi di stomaco e reni nasce l’antenato del gin, il Genever.

La percentuale alcolica contenuta nell’elisir spinse verso un utilizzo diverso da quello iniziale, rendendolo un alcolico molto utilizzato nella Guerra dei Trent’anni.

A renderlo un liquore popolare fu la scelta strategica di Guglielmo III d’Orange di promuovere il gin per ovviare al divieto di importazione del cognac francese.

Da quel momento in poi la ricetta originale del gin a base di alcol etilico neutro e bacche di ginepro diede vita a diverse varianti.

Ci sono i gin inglesi distillati con l’alambicco o la colonna continua con l’aggiunta di ingredienti di origine vegetale (Plymouth e London Dry) e i gin olandesi con l’infusione a freddo o a caldo e l’uso di una miscela di cereali.

Come si usa il gin

Il gin viene utilizzato principalmente per la preparazione di alcuni cocktail particolarmente apprezzati come il Martini Dry, il Gin Tonic, il Gin Lemon e il Tom Collins.

In realtà può essere usato per donare un profumo intenso alla marinatura della carne e per preparare moltissime ricette (es. bocconcini al gorgonzola, antipasto di pompelmo e altri ancora).

A questo si aggiunge la possibilità di usare il gin come sostituto dell’alcol nella preparazione della frutta sotto spirito.

Come trovare i gin migliori

Il mercato di riferimento offre una vasta gamma di gin pronta a soddisfare le esigenze dei consumatori, ma l’ampia scelta potrebbe lasciare spazio a qualche dubbio.

Come scegliere il miglior gin? È necessario valutare le caratteristiche del liquore in base all’uso di destinazione e ai gusti personali.

Tipologia

Non tutti i gin sono uguali e conoscere le caratteristica di ogni prodotto può aiutare a scegliere il miglior gin per l’occasione.

• London Dry Gin – Questo gin viene distillato in un alambicco al 70% senza l’aggiunta di aromi o coloranti e contiene meno di 0,1 g di zucchero per litro.
• Gin distillato –  È molto simile al London Dry Gin, ma contiene aromi naturali o artificiali e dolcificanti.
• Gin classico – Si tratta di un gin con note dure e decise di ginepro ispirato al liquore tradizionale, molto diverso dal London Dry Gin.

Alle tipologie di gin si aggiungono i distillati aromatizzati al gin, vale a dire bevande che godono delle caratteristiche del distillato.

• Playmouth Gin – È una variante del London Dry Gin caratterizzata da una maggiore secchezza, da un sentore terroso e da una nota marcata di ginepro.
• Genever Gin – Il gin olandese presenta un colore più scuro e un sapore più intenso e leggero legati all’uso dei chicchi di malto. È l’ingrediente segreto di molti cocktail creativi.
• Old Tom Gin – Si tratta di una versione più dolce del London Dry Gin e più secca del Genever, una specie di via di mezzo con note agrumate.
• Contemporary  – È la versione moderna del distillato tradizionale con l’aggiunta di altri sapori speziati e floreali che esaltano le caratteristiche dello spirito.
• Sloe Gin – Questo gin presenta un colore rosso e un sapore tendente all’aspro prodotto dall’uso del prugnolo.

Metodi di distillazione

È importante conoscere il metodo di distillazione del gin per capire fino in fondo il tipo di gin e le sue caratteristiche.

In passato il liquore veniva prodotto a seguito di due distillazioni, l’ultima delle quali arricchita dai vapori che passavano dai recipienti colmi di ingredienti extra e che salivano verso l’alto.

Attualmente la produzione può virare verso la macerazione degli ingredienti aggiuntivi nell’alcol prima della seconda distillazione in alambicchi di rame.

• Colonna continua – Lo spirito viene distillato due volte, usando una colonna continua e sfruttando i vapori degli ingredienti extra. Il risultato è un prodotto dal sapore leggero.
• Alambicco – A essere distillata è la poltiglia di cereali fermentati a cui vengono aggiunti altri ingredienti botanici. Il distillato viene conservato in botti di legno per ottenere un sapore maltato.
• Gin composto – Questa tecnica non prevede la distillazione, ma l’aromatizzazione dello spirito neutro tramite infusione o macerazione di aromi ed essenze naturali.

Prezzo

Il prezzo del gin varia a seconda della tipologia del liquore, del metodo di distillazione e dal brand di riferimento. Si va dai 10 euro ai 60 euro.

In realtà non è detto che una bottiglia costosa racchiuda il miglior gin al mondo in termini di gusto e qualità, visto che a incidere è anche e soprattutto al volume di produzione.

Cosa definisce un buon gin

Per trovare il miglior gin è bene capire che a definire un buon liquore è la capacità di esaltare il profumo e il sapore degli ingredienti extra inseriti durante la seconda distillazione.

Tutto quello che bisogna fare è scegliere un bicchiere caratterizzato da un gambo e una parte superiore ricurva verso l’interno. In questo modo il liquore si riscalda col calore delle mani e il bicchiere trattiene i suoi aromi.

Dopo aver versato il liquore, occorre valutarne il colore lontano dalla luce per capire l’effetto degli aromi e aggiungere una quantità di acqua pari a quella del distillato per ridurre l’alcool presente e percepire i sentori botanici.

A questo punto è necessario agitare un po’ il bicchiere per favorire l’arrivo degli aromi sul bordo del bicchiere e annusare il distillato per percepire gli aromi (o eventuali sentori chimici).

L’ultimo passaggio della degustazione richiede di assaporare il liquore per prendere coscienza di tutte le varie noti presenti nel gin.

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Qual è il miglior gin? Meglio uno dei migliori gin italiani, una delle bottiglie di gin da collezione o uno dei gin costosi? Dipende da quello che cercate, ma sarebbe meglio scegliere tra i gin delle marche migliori.

In fase di scelta bisogna considerare l’uso di destinazione, scegliendo il miglior gin per Gin Tonic, il gin migliore per Negroni e così via, ma non sempre è facile fare la scelta giusta.

È possibile seguire la classifica dei migliori gin al mondo (Gin Mare Mediterranean Gin, Gin Monkey, Hendrick’S Gin, Gin primo al sale di Romagna, Z44 Gin Roner, Chase Distillery Williams Elegant 48 Gin, Ginepraio, Bombay Sapphire London Dry Gin e altri). Purtroppo non sempre si dispone di un budget sufficiente.

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