Spesa intelligente: benefici per i consumatori e per l’ambiente

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Recarsi al supermercato per fare la spesa rappresenta una delle attività svolte più frequentemente da ciascuno di noi. La possibilità di avere l’imbarazzo della scelta in termini di punti vendita in cui acquistare, oltre che …

Recarsi al supermercato per fare la spesa rappresenta una delle attività svolte più frequentemente da ciascuno di noi.

La possibilità di avere l’imbarazzo della scelta in termini di punti vendita in cui acquistare, oltre che di alimenti e pietanze a disposizione, ha tramutato la spesa al supermercato in un momento di shopping eccessivo, durante il quale si tende a comprare più di quanto è davvero necessario, complici anche le confezioni dei prodotti e la loro disposizione, realizzate seguendo precise strategie per invogliare i consumatori all’acquisto e a passare più tempo all’interno dello spazio vendita.

C’è da dire però che al contempo esistono due aspetti che stanno influenzando notevolmente il modo di fare la spesa degli italiani: la sostenibilità e la digitalizzazione.

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Nuove abitudini di fare la spesa

È aumentata l’attenzione verso la qualità dei prodotti: la scelta ricade sempre più frequentemente sul Made in Italy, con particolare attenzione alle certificazioni Dop o Igp. L’etichetta rappresenta un biglietto da visita, e come tale diventano sempre più importanti le informazioni e le indicazioni che veicola, relative al contenuto dei prodotti.

Il controllo dell’etichetta e della qualità degli alimenti, tra cui rientra anche la predilezione verso la frutta di stagione, fanno parte della cosiddetta spesa intelligente, un modus operandi di comprare che prevede la considerazione in fase d’acquisto delle esigenze della famiglia, della deperibilità degli alimenti, e degli spazi a disposizione per conservarli. L’obiettivo è sottrarsi allo spreco di cibo e di denaro.

Per portare a termine una spesa di questo tipo bisogna dimenticare gli eccessi, e resistere alle tentazioni che spesso e volentieri le strategie di marketing propinano.

È bene inoltre non recarsi al supermercato affamati, altrimenti si sarebbe inclini ad acquistare di tutto. Un buon metodo consiste nel pianificare la spesa settimanale adibita alle scorte, durante la quale è meglio prendere una quantità ridotta di prodotti freschi, magari optando per quelli sfruttabili in più preparazioni.

Prima di recarsi al supermercato bisognerebbe anche dare un’occhiata alle offerte, soprattutto per i prodotti a lunga conservazione, che potranno essere immagazzinati nella dispensa.

È un’operazione che richiede sicuramente tempo, ma darà i suoi frutti quando sarete a fare la spesa, perché fretta e improvvisazione si rivelano cattive consigliere.

La lista della spesa digitale

Il primo passo per una spesa intelligente consiste nel creare una lista della spesa ben precisa, meglio se attuando una divisione dei prodotti per settori merceologici, così da avere chiaro ciò che davvero è necessario prendere.

Compilare l’elenco degli alimenti aiuta a resistere agli stimoli visivi e olfattivi una volta entrati nel supermercato.

È opportuno aggiornare la lista giorno per giorno, ogni qualvolta ci si rende conto che un particolare cibo è terminato.

Un altro sistema per non farsi tentare dall’acquisto di alimenti extra prevede la scrittura dei prodotti tenendo a mente la loro disposizione lungo il percorso del supermercato, che vi aiuterà a non fare avanti e indietro tra le varie corsie.

Trovandoci nell’era digital non è più inoltre necessario scrivere su post-it volanti o lavagnette quanto serve: basta avere un’applicazione sul cellulare dedicata o delle semplici note per prendere appunti e aggiornare l’elenco ovunque si è e quando si vuole, senza il rischio di dimenticarsi una volta tornati a casa quello che a cui si era pensato. In questo modo non solo si risparmia tempo, ma anche carta, e l’ambiente ringrazierà!

Borse per la spesa sostenibili

Ultime ma non per importanza le shopper ecosostenibili, pratiche e amiche dell’ambiente, che si stanno diffondendo (per fortuna!) a macchia d’olio in tutti i supermercati, i quali le mettono in vendita per i clienti con il loro marchio stampato sopra, in modo tale che non debbano rifornirsi in continuazione di sacchetti in plastica, che finiscono per essere accumulati in casa inutilmente, oltre che a inquinare l’ambiente.

La personalizzazione delle shopper di carta o in tela sta diventando ormai un modo per farsi pubblicità o per differenziarsi dagli altri, tant’è che molti siti offrono la possibilità di creare borse personalizzate, che rispecchino lo stile di chi le sfoggerà al supermercato.

Le borse della spesa in cotone si stanno ormai sostituendo ai sacchetti monouso, e sono amate per la resistenza alle rotture e per la loro versatilità, oltre che per la possibilità di risparmiare in termini economici, perché consentono di non acquistare il sacchetto una volta giunti alla cassa.

Le borse della spesa in tela si pongono come la miglior alternativa sostenibile, specialmente se prodotte con tessuti naturali o materiali riciclabili, in quanto biodegradabili al 100%.

Abbiamo citato poco fa la poliedricità delle shopping bag: ebbene, oltre a essere sfruttare per fare la spesa, si prestano per essere impiegate anche in altri campi quali l’ufficio e l’università, oppure per trasportare semplicemente degli oggetti che non ci starebbero nella borsa classica.

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