L’insalata confezionata: pro e contro

304

Ricca di fibre, sali minerali e acqua, l’insalata è un alimento leggero: in passato veniva coltivata nel proprio orto, oggi, per mancanza di  tempo e per ragioni oggettive, viene acquistata dal fruttivendolo. Negli ultimi tempi …

Ricca di fibre, sali minerali e acqua, l’insalata è un alimento leggero: in passato veniva coltivata nel proprio orto, oggi, per mancanza di  tempo e per ragioni oggettive, viene acquistata dal fruttivendolo. Negli ultimi tempi però, molti la acquistano al banco frigo del supermercato, confezionata in buste o in vaschette già mondata, lavata, tagliata.

Se da un lato, presenta vantaggi (in termini di tempo e praticità), dall’altro però, necessità di una maggiore attenzione al momento dell’acquisto, è molto più costosa rispetto all’insalata fresca e le verdure iniziano a perdere sostanze nutritive (in particolare vitamine), subito dopo essere state raccolte dai campi, e questo processo naturale viene accelerato dal taglio delle foglie.

Per avere un’insalata pronta di buona qualità deve essere rispettata la “catena del freddo“: durante le fasi di lavorazione la temperatura deve rimanere costantemente bassa, al fine di assicurare la corretta conservazione delle verdure e bloccare la riproduzione dei batteri.

Terminate le fasi di pulitura, asciugatura e confezionamento, i prodotti devono essere conservati in celle frigorifere e trasportati in camion frigo fino ai punti vendita.

Il confezionamento a freddo da un lato, impedisce all’ossigeno di penetrare nella busta o nella vaschetta, e dall’altro evita la fuoriuscita di anidride carbonica prodotta dalle foglie, che restano “vive” nonostante il taglio. Ciò vale fino a quando la confezione è sigillata e resta al freddo; aperta la busta o la vaschetta, le foglie si degradano velocemente.

AL MOMENTO DELL’ACQUISTO

Quando acquisti l’insalata confezionata ti consigliamo di:

  • verificare il suo stato: la presenza di foglie annerite ai bordi o nel punto del taglio significa che il prodotto si sta alterando e le foglie marcescenti gonfiano l’addome;
  • l’etichetta deve riportare l’elenco del contenuto in ordine decrescente;
  • una volta aperta, l’insalata deve essere consumata al massimo entro le 24 ore successive;
  • sciacquala, anche se non è espressamente richiesto: ciò ti permetterà anche di individuare ed eliminare la presenza di foglie che iniziano a marcire;
  • dopo l’acquisto, metti la confezione nel frigorifero (prima possibile).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Chiudi
Chef si diventa, cucinando con
© Cucinarefacile.com - Seowebbs Srl - P.Iva 04278590759