L’olio d’oliva: energia e salute

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Protegge il cuore e le arterie, rallenta l’invecchiamento celebrale, previene l’arteriosclerosi, abbassa il livello del colesterolo del sangue e combatte i radicali liberi: l’olio d’oliva è un vero e proprio alleato della salute.Ricco di acido …

Protegge il cuore e le arterie, rallenta l’invecchiamento celebrale, previene l’arteriosclerosi, abbassa il livello del colesterolo del sangue e combatte i radicali liberi: l’olio d’oliva è un vero e proprio alleato della salute.

Ricco di acido oleico è indicato nell’alimentazione dei bambini e degli sportivi, in quanto rappresenta una fonte di energia immediatamente digeribile; inoltre, contiene carotene, tocoferoli, fosfolipidi e sostanze che proteggono e aiutano l’organismo umano (come acidi grassi e proteine).

Insieme al pomodoro, è uno degli alimenti basilari della dieta mediterranea: alcune ricerche hanno evidenziato che tra le popolazioni che utilizzano esclusivamente l’olio d’oliva, sono molto meno frequenti gli infarti e le malattie cardiovascolare.

Eccezionale è la sua azione sul colesterolo:  riduce il livello del colesterolo LDL (il colesterolo “cattivo”), che provoca depositi di colesterolo sulle pareti delle arterie minacciandone l’integrità, e innalza il livello del colesterolo “buono” (HDL), che lo rimuove dalle pareti delle arterie, riportandolo al fegato dove contribuisce alla formazione della bile la cui funzione, nella digestione, è di emulsionare i grassi.

IN CUCINA
Le proprietà dell’olio d’oliva variano molto a seconda del luogo in cui viene prodotto; per apprezzare il suo sapore si consiglia di consumarlo a crudo (ad esempio per condire le insalate, sulle bruschette…), ma è ottimo anche per le fritture o cotto (per la preparazione di qualunque piatto).

Si consiglia di utilizzare quello extra-vergine spremuto a freddo, in quanto mantiene integre le proprietà dell’oliva e di conservarlo in luoghi bui, limitando il contatto con l’aria che favorisce il processo di ossidazione.

Ricorda, infine, che è buona norma evitare di rabboccare spesso l’oliera da tavolo, in quanto l’olio residuo può “contaminare” quello fresco, a discapito del sapore.

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