Pentole in terracotta, come utilizzarle in cucina!

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Le pentole in terracotta vengono utilizzate da molte persone per cucinare cibi. Non sembrano essere in realtà quelle più popolari e maggiormente utilizzate, ma si dimostrano dei validi alleati per la preparazione di pietanze più …

Le pentole in terracotta vengono utilizzate da molte persone per cucinare cibi. Non sembrano essere in realtà quelle più popolari e maggiormente utilizzate, ma si dimostrano dei validi alleati per la preparazione di pietanze più o meno complicate.

Sono molti secoli che la terracotta viene impiegata a tali propositi ed ancora oggi le aziende continuano a creare pentole con questo tipo di materiale.

La terracotta si rivela utile per preparare determinati tipi di ricette. Ad esempio piatti che hanno bisogno di molto tempo per cuocere ma allo stesso tempo che la temperatura rimanga invariata. Ovvero, aumenti in maniera uniforme senza aggravare sulla ricetta in questione. Aspetto comune quando vengono impiegati altre tipologie di pentole, come quelle in acciaio o alluminio per esempio.

Con le pentole in terracotta è possibile cucinare svariate tipologie di alimenti che passano dai legumi e verdure fino alla carne. Il coccio, termine che indica sempre le pentole di terracotta e tutti gli oggetti realizzati con questo tipo di materiale, sono molto porosi e quindi tendono a catturare gli odori dei cibi preparati. Di fatti viene sempre consigliato di impiegare il coccio per la cottura dei soliti alimenti. Dato questo aspetto peculiare che offre la terracotta.

Le pentole di terracotta non richiedono il sapone per essere pulite, ma semplicemente acqua e limone. Questo secondo specifiche tradizioni. Secondo altri invece, noi compresi, riteniamo che con il dovuto trattamento iniziale sarà possibile lavare la terracotta con sapone delicato e utilizzarla anche per la cottura di diversi cibi. Inoltre si rivelano molto più fragili di tutte le altre pentole sul commercio.

Ma quest’ultimo aspetto, non deve incidere negativamente sulla scelta di pentole o casseruole in terracotta. Basterà semplicemente avere una maggior attenzione durante il loro trattamento e puliziaIl coccio garantisce che una ricetta risulti appettitosa al 100%, ma anche cotta a dovere.

Ovviamente questo genere di pentolame presenta le sue caretteristiche che se non conosciute possono rendere tale prodotto scomodo e addirittura inutilizzabile. Ma in caso contrario, ossia conoscendo tutti i suoi aspetti, un valido aiuto in cucina.

Solitamente stufati, cereali, risotti e minestroni sono i piatti più comuni che le persone scelgono di preparare con le pentole di coccio. Ma questo non significa che le ricette siano sempre le solite.

La versatilità delle pentole di terracotta è di larghe vedute, pertanto la fantasia può essere messa in moto e di conseguenza moltissime ricette potranno prendere vita.

Tenere a mente quanto segue, la terracotta è in grado di cuocere i cibi nonostante il fuoco sia stato spento. Quindi ricordarsi questo aspetto e tenere sempre i tempi per la cottura a mente.

In quanto alla loro qualità le pentole di terracotta devono essere smaltate, altrimenti saranno solo delle imitazioni delle pentole valide e sicure che possiamo trovare in commercio. Mentre quelle non smaltate è possibile sostenere che non passano l’esame igenico. Un consiglio che tutti dovrebbero conoscere, prediligere pentole di terracotta che non presentino nessun tipo di variazione estetica come decorazioni e così via. Solo ai fini della salute ovviamente, in quanto la vernice può essere dannosa per l’organismo.

Come effettuare il trattamento iniziale della terracotta

Dopo questa lunga introduzione sulla terracotta passiamo alla pratica, ovvero come comportarsi al momento dell’acquisto di una pentola di coccio. Proprio come la moka, che richiede un caffè a vuoto prima di essere utilizzata, anche le pentole di terracotta necessitano di un trattamento preciso all’inizio, purtroppo molto lungo e poco piacevole per chi acquistando la propria pentola in terracotta, pensava di poterla utilizzare subito. Vediamo di cosa si tratta:

  1. Per evitare che la pentola si rompa per colpa del fuoco l’oggetto deve essere immerso e “dimenticato” per un giorno in acqua fredda. Minimo 12 ore, ma secondo alzune aziende produttrici l’ideale è lasciarle immerse almeno 24ore. In questo modo si idratano per bene e saranno poi pronte per ospitare i cibi da cuocere.

  2. Successivamente l’oggetto deve asciugare da solo, per un tempo di almeno 5 ore e all’aria aperta. Inoltre la posizione deve essere semi rovesciata. Solo in questo modo tutta l’umidità potrà evaporare.

  3. Passato il tempo necessario recuperare un piccolo spicchio d’aglio, il quale dovrà essere strofinato nella pentola. Attendere almeno 3 ore. Questo procedimento ostruirà i pori del coccio.

  4. Concludere con un semplice lavaggio. Asciugare in seguito.

NB: Il coccio non bisogna collocarlo sul fuoco diretto. Utilizzare sempre uno spargifiamma.

Il diametro deve essere uguale a quello della pentola. Lo spargifiamma serve e non rompere l’accessorio, dato che uno sbalzo di temperatura può essere fatale per la terracotta. Anche il freddo è nemico del coccio. Ovvero se la pentola è calda è sconsigliato introdurre cibi di bassa temperatura.

Impiegare sempre il legno per mescolare i cibi dentro la terracotta. Il metallo non è un materiale indicato. Quindi il classico mestolo di legno, si rivela il top per questo materiale ossia la terracotta.

Per concludere ecco l’ultima regola in merito alle pentole di terracotta. Dopo che la pentola è servita al suo scopo ed è stata pulita, prima di riporla essere certi che non sia accatastata con altre pentole. Impiegare la carta da cucina come divisorio. Ossia ogni contenitore separato da un altro.

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