Vitamina K e diabete: collegamenti e benefici

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Il cibo è ricco di nutrienti e sostanze che possono influenzare la salute e l’equilibrio generale del corpo.  È il caso della relazione tra vitamina K e diabete. Ecco cosa c’è da sapere. L’alimentazione ricopre …

Il cibo è ricco di nutrienti e sostanze che possono influenzare la salute e l’equilibrio generale del corpo.  È il caso della relazione tra vitamina K e diabete. Ecco cosa c’è da sapere.

L’alimentazione ricopre un ruolo importante nel raggiungimento e nel mantenimento della salute e del benessere generale. Praticamente ciò che mettiamo nel piatto può impattare positivamente o negativamente sulla forma fisica e sullo stato di salute.

Tra i nutrienti e le sostanze contenuti che potrebbero condizionare l’equilibrio del corpo c’è la vitamina K: studi hanno confermato l’esistenza di una correlazione tra vitamina K e diabete.

Cos’è la vitamina K?

La vitamina K è una vitamina liposolubile nota principalmente per il suo ruolo nei processi ematici, nella coagulazione del sangue e nel processo di assorbimento calcio per la salute delle ossa.

Esistono due forme principali di vitamina K: la vitamina K1 (fornita principalmente da verdure a foglia verde) e la vitamina K2 (prodotta da batteri intestinali e presente in alcuni alimenti fermentati).

Cosa fa la vitamina K nel sangue? Una carenza di vitamina K aumenta le tempistiche di coagulazione del sangue e potrebbe aprire la porta a vari problemi. Non a caso K sta per “koagulation”.

Qual è la relazione tra vitamina K e diabete?

alimenti con vitamina k
Verdura

La vitamina K è stata recentemente oggetto di interesse per il suo potenziale impatto sulla salute metabolica, incluso il diabete. Qual è il collegamento tra vitamina K e diabete?

Il diabete è una condizione in cui il sistema di regolazione del glucosio nel sangue perde la sua precisione. Il glucosio, che deriva dai cibi che consumiamo, è una fonte di energia essenziale per il corpo. Tuttavia, quando il sistema di regolazione non funziona bene, si accumula nel sangue anziché essere utilizzato dalle cellule.

Questo può accadere per due ragioni principali: l’incapacità del corpo di produrre una quantità sufficiente di insulina (diabete di tipo 1) o l’incapacità delle cellule di rispondere adeguatamente all’insulina prodotta (diabete di tipo 2).

L’insulina, una molecola prodotta dal pancreas, coordina l’uso del glucosio: il pancreas è come uno strumento mancante e l’insulina deve essere fornita esternamente nel diabete di tipo 1 mentre le cellule dell’organismo non riescono a rispondere in modo appropriato alle direttive dell’insulina nel diabete di tipo 2.

L’innalzamento dei livelli di zucchero nel sangue ha conseguenze su diversi livelli, prima tra tute il danneggiamento di vasi sanguigni, nervi e vari organi, compresi cuore, reni e occhi.

Tuttavia alcune ricerche hanno suggerito la correlazione tra vitamina K e diabete in relazione della capacità di questa vitamina di influenzare la sensibilità all’insulina e il metabolismo del glucosio. Più in particolare, la vitamina K1 potrebbe essere associata a un miglioramento della sensibilità all’insulina e della funzione delle cellule beta pancreatiche che producono insulina. Questo può essere rilevante per le persone con diabete di tipo 2, in cui la resistenza all’insulina è un fattore chiave.

I risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Nutrition hanno mostrato che un aumento di 100 microgrammi di vitamina K1 al giorno può arrivare a ridurre il rischio di sviluppare il diabete fino al 17%.

Infiammazione e ruolo antiossidante

Il diabete è spesso associato a un aumento dell’infiammazione e dello stress ossidativo e in questo contesto la vitamina K potrebbe giocare un ruolo significativo.

Secondo gli studi, la vitamina K potrebbe avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che potrebbero essere utili nel ridurre i danni cellulari correlati al diabete (malattie cardiovascolari in primis).

Vitamina K e diabete, le raccomandazioni nutrizionali

dieta contro diabete
Spezie ed erbe aromatiche

La situazione di carenza di vitamina K non è comune, ma potrebbe insorgere a causa di problemi di malassorbimento. In questi casi è importante considerare strategie per aumentarne l’assunzione.

Consumare alimenti con vitamina K come alcuni latticini fermentati, verdure a foglia verde come spinaci, cavolo riccio e broccoli può aiutare a rifornire il corpo del quantitativo necessario a scongiurare il diabete.

Tuttavia è importante notare che le raccomandazioni specifiche di assunzione di vitamina K per la prevenzione o la gestione del diabete non sono ancora state stabilite. Continuare a seguire uno stile di vita sano, che includa un’alimentazione equilibrata e l’esercizio fisico, rimane fondamentale per la prevenzione e la gestione del diabete.

Chi deve evitare la vitamina K?

La vitamina K è un nutriente essenziale per il corpo umano e svolge un ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue e nella salute delle ossa, nonché nella prevenzione e nella gestione del diabete.

Se il consumo di alimenti con alto contenuto di vitamina K non riserva effetti collaterali o controindicazioni, non si può dire lo stesso per gli integratori.

È meglio evitare la vitamina K sotto forma di integratore se si assumono farmaci anticoagulanti, si hanno problemi di coagulazione del sangue o si soffre di malattie epatiche.

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