Il luogo comune che indica l’amaranto come un cereale spinge gli amanti della cucina a inserirlo nelle preparazioni in modo del tutto scorretto. Non resta che scoprire come cucinare l’amaranto!

Questo “non cereale” è il chicco di una pianta dal colore rosso scuro originaria del centro America che riserva diverse qualità.
Il fatto che i semi di amaranto siano privi di glutine permettono di usarli per chi soffre di celiachia così come il fatto che contengano vitamina A, vitamina B e vitamina C e minerali come fosforo, magnesio e potassio li rendono ideali per supportare la salute dell’organismo.
Come cucinare l’amaranto

Generalmente l’amaranto in cucina viene usato per preparare zuppe, finger food, dolci e persino pasta fresca (sotto forma di farina), oltre che per farcire vegetali e carne e utilizzare al posto del couscous.
Come è facile intuire l’amaranto è un “non cereale” estremamente versatile che riesce a sostituire perfettamente le proteine animali all’interno di una dieta vegana e a rendere un piatto decisamente più light.
Come cucinare l’amaranto diventa così una questione prioritaria per comprendere appieno le potenzialità di questo prodotto.
Quello che bisogna sapere è che l’amaranto riserva una cottura piuttosto lunga, anche se non particolarmente complessa.
Il metodo tradizionale per cucinare l’amaranto è la lessatura in acqua bollente senza aggiunta di sale: tre tazze di acqua per una tazza di amaranto.
È sufficiente sciacquare l’amaranto sotto acqua corrente, metterlo nella pentola di acqua bollente e cuocere per 40 minuti (20 se si cuoce con la pentola a pressione).
Una volta trascorso il tempo di cottura è necessario lasciare il “non cereale” in pentola per 10-15 minuti in modo da lasciare assorbire l’acqua e raddoppiare il volume.
Dopo aver cotto l’amaranto è possibile consumarlo nei modi più disparati: preparando un’insalata, saltandolo il padella oppure creando una zuppa appetitosa.
È ora di scoprire tutto il potenziale dell’amaranto e le ricette più sfiziose per portarlo in tavola nel modo più originale e gustoso possibile!
Zuppa di amaranto
In molti ignorano che la zuppa di amaranto è una ricetta molto facile da preparare, considerando che prevede la sostituzione dell’acqua con il brodo vegetale per circa mezz’ora
Mentre l’amaranto si cucina, si saltano le verdure a piacere in una padella prima di amalgamare il tutto e servire con una spolverata di paprika piccante e un po’ di olio extravergine di oliva.
Amaranto tostato in padella
È possibile tostare l’amaranto in padella, dopo averlo lessato e risciacquato, dal momento che rilascia una sostanza leggermente gelatinosa in cottura che lo rende davvero unico.
Tutto quello che bisogna fare è sciacquare l’amaranto, imbiondire uno spicchio d’aglio con un filo di olio in padella, versare il “non cereale” e fare saltare il tutto per qualche minuto.
Dopo averlo saltato è possibile condirlo con verdure miste, mix di pomodorini freschi, mozzarella e basilico oppure olive e capperi.
Dulce de alegria
Il dulce de alegria o dolce dell’allegria è un dessert molto diffuso in Messico che vede protagonista assoluto l’amaranto. Come si prepara?
È sufficiente preparare l’amaranto soffiato (risciacquo del “non cereale”, cottura in acqua bollente, cottura al forno e frittura) e mescolarlo con frutta secca, semi e miele in modo da creare un dolce perfetto per la colazione e tutta la giornata.