Abbiamo già parlato in precedenza delle curiosità e delle straordinarie proprietà del topinambur o carciofo di Gerusalemme. Ebbene oggi scopriamo come pulire e cucinare il topinambur!

I piccoli tuberi piccoli e rotondi molto simili alle patate nella forma e ai carciofi nel gusto sono la verdura ideale per chi vuole depurare il fegato, tenere a bada il colesterolo e portare avanti la dieta grazie al mix di acqua, proteine, carboidrati e fibre alimentari.
In molti non sanno che il topinambur contiene inulina, una fibra solubile che assunta insieme a una grande quantità di acqua può donare un senso di sazietà tale da impedire di sgarrare a tavola.
C’è da dire che l’assenza del glutine rende il topinambur la verdura perfetta per chi soffre di celiachia o allergia al glutine.
Come pulire e cucinare il topinambur

La prima cosa da fare per preparare ricette con topinambur è pulire le piccole radici dalla buccia dura e disomogenea che tendono ad annerire a contatto con l’aria e a sporcare le mani.
Tutto quello che bisogna fare per pulire il topinambur è spazzolare la superficie in modo da eliminare i residui di terra, rimuovere la buccia e le impurità rimaste con un coltellino o un pelaverdure e lavarli bene.
Dopo averli lavati è necessario immergerli in acqua acidulata con limone proprio come si fa con i carciofi per evitare l’ossidazione della superficie.
Generalmente il topinambur si taglia a pezzetti o a fettine sottili e si cucina come le patate: topinambur al forno con olio e rosmarino, topinambur trifolati in padella con aglio o cipolla oppure topinambur bolliti con un pizzico di sale e un filo di olio extravergine di oliva.
È possibile creare una crema di topinambur per portare in tavola una purea, una zuppa o una vellutata da arricchire con qualche spezia come lo zenzero.
Il topinambur può essere usato per preparare chips, alternare i pezzi di carne o i tranci di pesce negli spiedini al posto dei peperoni, migliorare le frittate di verdure, arricchire le insalate o condire la pasta in aggiunta ad altri ingredienti o ridotto in purea.