Lampredotto in brodo: ricetta originale e come consumarlo

Ricetta Lampredotto in brodo: ricetta originale e come consumarlo // Myriam Amato //

Il lampredotto in brodo è una ricetta che affonda le radici nella tradizione fiorentina, ma promette di solleticare il palato dei più golosi. Ma il lampredotto cos’è? Che tipo di carne è il lampredotto? Iniziamo …

Il lampredotto in brodo è una ricetta che affonda le radici nella tradizione fiorentina, ma promette di solleticare il palato dei più golosi. Ma il lampredotto cos’è? Che tipo di carne è il lampredotto?

Iniziamo col dire che taglio di carne è il lampredotto: il lampredotto in brodo ha come protagonista una particolare sezione dello stomaco dei bovini, quella chiamata abomaso.

Il lampredotto crudo può essere preparato in modi diversi, tra i quali spiccano il lampredotto in zimino, il lampredotto in umido e il lampredotto in brodo. Da provare anche la ricetta del lampredotto al sugo.

Strizzando l’occhio alla preparazione fiorentina, ci ritroviamo davanti a un piatto decisamente povero può essere mangiato come un classico bollito (lampredotto in brodo per l’appunto) oppure inserito in un panino bagnato al brodo di lampredotto.

Perché chiedersi dove mangiare il lampredotto a Firenze e dintorni quando si può preparare a casa? La ricetta è semplice e in più è possibile anche preparare il lampredotto col Bimby. Non ci resta che scoprire gli ingredienti del lampredotto in brodo e come prepararlo a regola d’arte per portare in tavola la tradizione fiorentina.

P.S. Il lampredotto della ricetta originale è fresco pulito dal macellaio o in modalità fai da te. Nulla vita però di usare il lampredotto precotto nella ricetta. Poiché il lampredotto precotto è già stato cotto in precedenza, il tempo di cottura necessario per renderlo pronto per essere consumato sarà più breve rispetto a un lampredotto crudo (circa 20-30 minuti).

Perchè si dice lampredotto?

La ragione per cui questo ingrediente viene chiamato “lampredotto” è probabilmente dovuta alla sua somiglianza con la lampreda, un tipo di pesce d’acqua dolce che vive nei fiumi.

La lampreda è caratterizzata da una pelle scivolosa e un corpo allungato, che può richiamare la forma e la consistenza dello stomaco di bovino quando viene cotto. Quindi, il nome “lampredotto” potrebbe essere stato coniato per sottolineare questa somiglianza.

Che differenza c’è tra il lampredotto e la trippa?

Quando si parla di cucina tradizionale italiana, non si può evitare di menzionare prelibatezze come il lampredotto e la trippa. Questi piatti sono amati da molti, ma spesso si fa confusione tra i due. In realtà, il lampredotto e la trippa sono due preparazioni culinarie distinte, entrambe realizzate utilizzando le interiora del bovino.

Cos’è il lampredotto? È una pietanza tipica di Firenze, appartenente alla tradizione culinaria toscana. Prende il nome dall’abomaso del bovino, chiamato appunto “lampredotto” (in inglese reed tripe). Questa parte diventa protagonista di una preparazione che richiede una lunga cotturain un brodo aromatico, solitamente fatto con sedano, carota, cipolla e spezie. Il risultato è una carne morbida e succulenta, che viene poi servita in un panino, detto “panino con lampredotto“, accompagnato da salsa piccante o salsa verde per lampredotto. Questa prelibatezza apprezzata per la sua consistenza tenera e il sapore ricco, che si fonde perfettamente con gli ingredienti del panino. Che gusto ha il lampredotto? Ha un sapore dolciastro e allo stesso tempo deciso.

La trippa, invece, si riferisce alle interiori di parti diverse dello stomaco del bovino, che vengono pulite accuratamente e preparate per la cottura. È un piatto ampiamente diffuso in molte regioni italiane e viene preparato in modi diversi a seconda delle tradizioni locali. La trippa viene generalmente bollita o stufata in un sugo saporito, arricchito con pomodoro, spezie, aromi e spesso accompagnata da verdure come carote e sedano. Il risultato finale è un piatto dal gusto robusto e dalla consistenza tenera, che richiede una lunga cottura per rendere la trippa morbida e piena di sapore.

Oltre alle diverse parti dell’apparato digerente bovino utilizzate, ci sono alcune differenze chiave tra il lampredotto e la trippa:

  1. Taglio e consistenza – Il lampredotto è costituito da una parte specifica dello stomaco del bovino, ed è noto per la sua consistenza morbida e gelatinosa. La trippa, invece, comprende diverse sezioni dello stomaco e ha una consistenza più fibrosa.
  2. Cottura e condimenti – L’abomaso lampredotto viene solitamente cotto lentamente in brodo aromatizzato e servito in un panino con salse e condimenti. La trippa, d’altra parte, richiede una cottura più prolungata in sugo o brodo, con l’aggiunta di pomodoro e spezie.
  3. Tradizione regionale – Mentre il lampredotto è associato a Firenze e alla Toscana, dove è considerato un cibo di strada molto popolare, la trippa è diffusa in molte regioni italiane, con varianti regionali che presentano diverse combinazioni di ingredienti e metodi di preparazione.

Lampredotto, i valori nutrizionali

Preparato con cura e maestria, questo piatto offre una combinazione unica di sapori e consistenze che lo rendono un’autentica delizia per il palato.

Dal punto di vista nutrizionale, il lampredotto è una fonte generosa di proteine, fornendo circa 11-15 grammi per ogni 100 grammi di porzione. Le proteine sono essenziali per la costruzione e la riparazione dei tessuti del corpo, svolgendo un ruolo cruciale nel mantenere la salute e il benessere generale.

In qualsiasi ricetta, il lampredotto conta poche calorie (circa 96 Kcal per ogni 100 g di prodotto) e per questo può essere incluso nei menu delle diete dimagranti.

Tuttavia contiene anche una quota significativa di grassi: chi ha il colesterolo alto può mangiare il lampredotto all’occasione, considerando l’origine animale e la quota di colesterolo pari a 95 mg ogni 100 g di prodotto.

Come si pulisce il lampredotto?

Il lampredotto è una parte delicata dello stomaco bovino richiede attenzione e pazienza per essere preparata correttamente.

Prima di iniziare la pulizia del lampredotto, assicuratevi di acquistare una parte fresca di stomaco bovino dal macellaio di fiducia o dal mercato.

Per pulire il lampredotto, si deve avere sotto mano un tagliere, un coltello affilato, un paio di forbici da cucina, una ciotola e acqua fredda.

Si parte sciacquandolo abbondantemente sotto acqua fredda corrente, rimuovendo residui di sangue o impurità superficiali e sfregando delicatamente con le mani o utilizzando un pennello da cucina.

Dopo aver pulito la parte esterna del lampredotto, è necessario separare i diversi strati di tessuti interni. Iniziare praticando un taglio lungo un lato e separare i tessuti interni con le dita facendo attenzione rimuovere eventuali residui di cibo o grasso.

A questo punto occorre continuare a separare delicatamente i tessuti interni fino a quando non si raggiunge il tessuto muscolare e i grassi. Con l’aiuto di un coltello affilato o di forbici da cucina, quindi, rimuovere il tessuto muscolare e i grassi in eccesso, facendo attenzione a non danneggiare il tessuto principale.

Dopo aver rimosso tutto, risciacquare accuratamente il lampredotto sotto acqua fredda corrente per eliminare eventuali residui e assicurarsi che sia completamente pulito e privo di impurità. Dopodiché si può passare alla preparazione del lampredotto in brodo.

Come riscaldare il lampredotto?

Quando si tratta di riscaldare il lampredotto toscano avanzato, è importante prestare attenzione per mantenere intatta la sua squisita morbidezza e il sapore unico. Ci sono diversi modi per riscaldare il lampredotto in modo corretto.

Uno dei modi più comuni è utilizzare una padella. Basta tagliare il lampredotto a fette o strisce, quindi scaldare una padella antiaderente a fuoco medio-basso con un po’ di olio d’oliva. Aggiungere il lampredotto nella padella e riscaldare delicatamente, girando di tanto in tanto per garantire un riscaldamento uniforme. Dopo circa 5-7 minuti, sarà caldo e pronto per essere gustato.

Un altro metodo molto efficace è il riscaldamento al vapore. Riempire una pentola con acqua e portatela a ebollizione. Tagliare il lampredotto a fette o strisce e posizionarle in un cestello da vapore o un setaccio adatto al vapore. Mettere il cestello o il setaccio sopra la pentola di acqua bollente, assicurandosi che non tocchi l’acqua. Coprire la pentola con un coperchio e lasciare che si riscaldi a vapore per circa 5-7 minuti. Questo metodo aiuta a mantenere la morbidezza e a evitare che si secchi.

Un’alternativa al riscaldamento al vapore è il riscaldamento al forno. Preriscaldare il forno a 180°C e posizionare le fette o le strisce di lampredotto in una teglia da forno leggermente unta o rivestita con carta da forno. Coprire la teglia con un foglio di alluminio per evitare che si asciughi durante la cottura. Infornare il lampredotto per circa 10-15 minuti, o finché non sia riscaldato in modo uniforme.

Indipendentemente dal metodo di riscaldamento scelto, è importante evitare di riscaldare eccessivamente il lampredotto, altrimenti potrebbe diventare secco e meno appetitoso.

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Lampredotto in brodo

Ricetta: Lampredotto in brodo
Porzioni 2
Preparazione 10 minuti
Cottura 20 minuti
Tempo totale 40 minuti

Ingredienti

  • 1 abomaso di bovino
  • 2 carote
  • 1 cipolla
  • 1 costa di sedano
  • 600 g salsa di pomodoro
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • sale q.b.

Istruzioni

  • Lavare, mondare e tritare le verdure
  • Pulire il lampredotto accuratamente
  • Disporre il lampredotto, le verdure, l'osso di bovino e la salsa di pomodoro in una pentola
  • Aggiungere acqua fino a ricoprire gli ingredienti e portare a ebollizione
  • Abbassare la fiamma e cuocere gli ingredienti per 2 ore
  • Insaporire con sale e pepe, spegnere il fuoco e lasciare riposare il lampredotto per qualche minuto
  • Prelevare il lampredotto e tagliarlo a pezzi grossolani
  • Servire il lampredotto in brodo con un filo di olio EVO o preparare un panino (bagnato con il brodo di cottura)

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