Afte, come curarle: alimenti da evitare e da preferire

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Introduzione I taglietti in bocca, comunemente chiamati afte, sono molto fastidiosi. Conoscere gli alimenti da evitare e quelli da preferire durante la fase acuta vi aiutano a risolvere il problema senza ricorrere ai medicinali e …

Introduzione

I taglietti in bocca, comunemente chiamati afte, sono molto fastidiosi. Conoscere gli alimenti da evitare e quelli da preferire durante la fase acuta vi aiutano a risolvere il problema senza ricorrere ai medicinali e ad alleviare il fastidio. Le afte a volte provocano leggeri disturbi che si risolvono in poco tempo, spesso però rendono difficili le azioni comuni come parlare e ovviamente mangiare. Le afte colpiscono chiunque ma le donne sono più soggette rispetto agli uomini, anche i bambini e gli adolescenti non sono immuni al disturbo. Le cause non sono mai state chiarite anche se stress e alimentazione sono i principali fattori che aumentano il rischio di afte in bocca.

Perché compaiono le afte?

La parola afta deriva dal greco àphtha con cui si indica una ferita (ulcera) sulla mucosa della bocca. Questo disturbo in gergo tecnico viene definito ulcera aftosa oppure stomatite aftosa. Solitamente si presenta con ferite singole o multiple che hanno la forma tondeggiante.

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Appena l’afta compare è rossa e il gonfiore è localizzato, quando la patologia diventa acuta ecco che spunta la patina biancastra che è formata da fibrina una sostanza che serve per coagulare il sangue. Purtroppo le afte spuntano in qualsiasi lato della bocca: labbra, guance, gengive e lingua.

Sono tre i tipi di afte in bocca: minore, maggiore, erpetiforme. Nel primo caso l’ulcera è piccola, rotonda e localizzata, nel secondo è leggermente più profonda e dolorosa e far durare la malattia da settimane a mesi. L’ultimo caso è anche il meno frequente per fortuna perché il cavo orale si riempie di tante afte piccole.

Come abbiamo già spiegato non si conoscono le cause precise dell’afta ma secondo gli esperti giocano un ruolo importante anche le infiammazioni da intolleranze alimentari o le malattie infiammatorie dell’intestino che comportano un malassorbimento di nutrienti (celiachia, coliti, morbo di Crohn).

Se questi disturbi non passano e tendono ad essere recidivi, è importante sottoporsi ad un controllo specifico perché in alcuni casi potrebbe esserci una carenza di vitamine del gruppo B e di sali minerali. Attenzione anche all’igiene orale, se scarsa o assente, i batteri proliferano causando appunto afte; squilibri ormonali e del ciclo mestruale, infezione da Helicobacter pylori, chemioterapia e radioterapia possono essere delle cause secondarie delle afte.

I cibi da scegliere

L‘alimentazione consigliata per chi soffre di afte in bocca è leggera e disintossicante. Nel menu di tutti i giorni devono essere inseriti cibi ricchi di vitamine e sali minerali. La dottoressa Paola Chiari, esperta in dietista, ha suggerito una lista di alimenti che difendono l’organismo dallo stress e rafforzano le difese immunitarie. Secondo la dottoressa è importante agire sull’intestino e migliorare il suo benessere per facilitare il processo di guarigione dalle afte. Di seguito la lista di alimenti suggeriti:

  • Carne, pesce, pollame, cereali integrali e tuorlo d’uovo da consumare una volta a settimana (vitamina B12);
  • Asparagi, spinaci, lupini (ferro);
  • Vongole, fegato, lenticchie (acido folico);
  • Frutta e verdura (ricche di vitamine A ed E);
  • Tè rosso come il roiboos e tisane leggere senza agrumi;
  • Yogurt (fermenti lattici vivi).

I cibi da evitare

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Durante la fase acuta la dietista suggerisce di evitare tutti quegli alimenti e anche le bevande che aumentano il dolore e risultano irritanti. Inoltre si deve fare molta attenzione alla temperatura dei cibi perché quelli troppo caldi possono essere difficili da mangiare, meglio piatti freschi e a temperatura ambiente dalla consistenza morbida e cremosa come passati di verdure, frullati e anche gelati. Scopriamo subito quali alimenti non devono essere messi nel carrello:

  • Cibi troppo acidi come gli agrumi (arance, mandarini, pompelmi);
  • Alcolici;
  • Alimenti speziati e piccanti;
  • Frutta secca, cioccolato, chips e patatine fritte;

Rimedi naturali contro le afte

Per facilitare la guarigione delle afte in bocca e trovare sollievo ci sono dei rimedi naturali come gli sciacqui con ½ bicchiere di acqua e acidulato di umeboshi (sostanza che si ricava dalla conservazione sotto sale delle prugne umeboshi, facilmente reperibile nei negozi bio e utilizzato anche per condire i cibi al posto del classico sale da cucina). Appena applicato può causare un leggero bruciore ma dopo un po’ fa effetto e risolve il problema. Un altro rimedio più semplice è quello di applicare sull’afta una bustina di tè e di lasciarla agire per 10 minuti. I tannini del tè cicatrizzano le ulcere.

Giornata tipo durante la fase acuta

L’alimentazione è molto importante per chi soffre di afte, le soluzioni naturali e l’igiene orale scrupolosa altrimenti risultano inefficaci. Vi suggeriamo un piano alimentare ispirato a quello proposto dalla dottoressa Paola Chiari e le alternative, seguendo la lista dei cibi consentiti.

  • Colazione: 1 vasetto di yogurt greco magro, 3 albicocche, 1 cucchiaio di riso soffiato non zuccherato;
  • Spuntino: 1 pesca senza buccia, 1 tazza di tè roiboos,
  • Pranzo: 70 gr di spaghetti con 30 gr di vongole, verdure miste saltate in padella con 1 cucchiaino di curcuma;
  • Merenda: crudités di carote, 1 tazza di tisana alla malva;
  • Cena: frittata di spinaci e asparagi, finocchi e sedano lessi;

Alternative

  • Colazione: 1 fetta di pane di segale con ½ avocado, foglie di basilico, 1 cucchiaino di olio evo; 1 tazza di tisana di melissa, 1 yogurt bianco, 1 cucchiaio di fiocchi d’avena, 1 albicocca; porridge con fiocchi d’avena e latte di mandorla, con pesca a pezzettini e curcuma;
  • Spuntino e merenda: 15 lupini; 2 datteri; 1 coppetta di frutta fresca (mango, papaia, melone)
  • Pranzo e cena: quinoa in insalata con verdure di stagione tagliate a cubetti e saltate in padella con olio evo e 1 cucchiaino di curcuma; zuppa di grano saraceno, riso integrale, miglio e sorgo, arricchita con legumi misti, funghi e cipolla rossa di Tropea; insalata di asparagi lessati con rucola, carote tagliate a bastoncino, fagioli bianchi lessati, rape lesse, condita con aneto e 1 cucchiaino di olio evo.

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