Il disturbo conosciuto come sindrome del colon irritabile, oppure colite, colpisce moltissime persone. Uomini e donne ogni giorno possono accusare questo problema che interessa l’intestino.
Secondo innumerevoli studi sull’argomento le donne sono più a rischio di soffrire di colite rispetto invece agli uomini. Oggi vedremo le cause e quali alimenti vi possono aiutare a non accusare questo disturbo se non li ingerite.
La colite ha molte cause. Non si tratta di un problema passeggero ma di qualcosa che purtroppo è spesso presente nella vita della persona, che dovrà cercare in ogni modo di alleviare i sintomi grazie ad alcune linee guida da rispettare. Le cause principali della colite sono:
- Lo stress
- I problemi riguardanti la flora batterica
- La cattiva alimentazione
- I soggetti molto emotivi
La sindrome del colon irritabile deve essere trattata in primo piano con una sano regime alimentare. Ovviamente in base al caso serviranno più o meno cure, ma questo sarà il vostro medico a riferirvelo. Proseguendo con l’articolo troveremo i cibi che non sono indicati.
Colite: cibi sconsigliati
Quando la colite è acuta è ovvio che determinati alimenti non devono essere consumati, altrimenti i sintomi peggiorano in modo piuttosto veloce. Sono da evitare tutti quei cibi che fermentano all’interno dell’intestino. Tanto per farvi un esempio ecco alcuni prodotti alimentari che non sono consigliati:
- Aglio
- Legumi
- Cavoli
- Spezie
- Carciofi
- Cipolla
- Broccoli
- Latte (comprendendo anche i latticini)
- Zucchero
- Caffè
- Alcol
Ricordatevi che i legumi se sono decorticati potete consumarli senza avere effetti collaterali. È ovvio comunque che non dovrete abusare di questi alimenti. Tutti i prodotti presenti nell’elenco possono infiammare l’intestino, quindi fate molta attenzione e consultate un medico nutrizionista per conoscere quali cibi sono giusti e quali no in caso di colite.
Sicuramente l’alcol, lo zucchero e il caffè sono tra i prodotti di uso comune più difficili da escludere dal proprio regime alimentare. Però in caso di sindrome del colon irritabile è meglio non assumerli.
Il frumento può essere un’altra causa che provoca malessere in caso di colite! Detto questo non ci rimane che vedere i cibi indicati o quelli che nella maggior parte dei casi sono suggeriti dagli esperti del settore.
Alimentazione giusta in caso di colite
Madre natura ci offre una grande varietà di alimenti che possono sfiammare l’intestino e allo stesso tempo lenire i sintomi che compaiono in caso di colite. Ricordatevi che i condimenti possono rendere la pietanza poco indicata, per cui restate cauti anche con l’uso delle spezie ed evitate assolutamente il piccante. Ovviamente i cibi indicati per alcuni soggetti, possono essere causa dei sintomi della colite in altre persone. Dovete trovare da soli il vostro equilibrio. Occorre quindi un medico per questo, in modo che vi potrà seguire passo passo. Potete annotarvi tutto, così da capire quali cibi non sono giusti per il vostro intestino.
Incominciamo dicendovi che le tisane sono un asso nella manica, un rimedio buono contro i sintomi di questa patologia insomma. I prodotti di uso più frequente per la realizzazione di buonissime tisane sono la malva ed il finocchio. La malva in particolare è sfiammante per l’intestino.
La carota e la zucca sono alimenti nutrienti e soprattutto facili da digerire, quindi indicati in questi casi. Lo stesso vale per il pesce, vi suggeriamo di lessarlo per renderlo più digeribile.
A questi aggiungiamo l’orzo, i finocchi e le patate. Quest’ultime perché sono un alimento antinfiammatorio e semplici da smaltire, specialmente se cotte al vapore.
Anche l’orzo sfiamma l’intestino, mentre i finocchi annientano il gonfiore addominale. Mancano le mele in queste scelte alimentari utili per la colite. Una frutta perfetta da mangiare. Ricordatevi che anche il riso bianco è indicato per sventare i sintomi della patologia in questione.
Concludiamo dicendovi che è sempre meglio consultare un medico nutrizionista per conoscere quali alimenti potrete assumere senza presentare disturbi correlati alla sindrome del colon irritabile.