Da tempo ormai si sa che il pesce, grazie alle sue proprietà benefiche, può apportare grandissimi benefici. Ma c’è anche molto di più, basti pensare che una recente ricerca ha dimostrato che mangiare il pesce può aiutare a diminuire il rischio di Alzheimer. Ciò sarebbe dovuto alle proprietà degli omega 3, ossia gli acidi grassi polinsaturi contenuti in questo cibo. I cibi più ricchi di Omega3 sono il salmone, gli sgombri, le trote e le sardine. Questi acidi hanno un ruolo protettivo nei confronti delle malattie degenerative del cervello.
A fare questa importate scoperta è stato uno studio molto approfondito, pubblicato da Neurology, e condotto dai ricercatori del Columbia University Medical Center di New York. In questa ricerca gli studiosi hanno analizzato in un campione di 1.200 persone ultrasessantacinquenni non affette da demenza senile i livelli nel sangue di beta amiloide, si tratta di una proteina che da tempo viene indicata come un marcatore del rischio di Alzheimer, la malattia degenerativa del cervello che distrugge le cellule nervose.
Secondo quanto stabilito dagli studiosi gli individui che consumano almeno un grammo di omega 3 al giorno presentano livelli del 20-30% inferiori di beta amiloide nei confronti di chi assume pochi acidi grassi polinsaturi. Non solo gli anziani però, secondo i ricercatori, il consumo di pesce e di conseguenza di Omega3, aiuta a migliorare la memoria delle persone a qualsiasi età. Gli omega 3, che si trovano in particolare nel pesce azzurro, sono formati da delle molecole lunghe e flessibili in grado di dare fluidità alle membrane delle cellule nervose, rendendo molto più facile l’interazione tra loro. La quantità utile di pesce da mangiare per godere al massimo dei benefici è quella di consumare almeno due porzioni da 125 grammi l’una alla settimana.
Cucina il pesce al microonde per renderlo più sano
Il pesce è la fonte principale di omega 3, ossia gli acidi grassi polinsaturi che permettono di aiutare il sistema cardiovascolare, la presenza di omega3 nella dieta fa sì che nel sangue si abbassi il livello del colesterolo totale ed in particolare delle lipoproteine a bassa densità (Ldl), pericolose per l’insorgere di malattie come l’aterosclerosi e di conseguenza l’ictus e l’infarto.
Viene dunque da chiedersi quale sia il modo giusto per mantenere intatti gli omega 3 quando si cucina. Secondo gli esperti il modo migliore per cucinare il salmone, lo sgombro e il pesce azzurro è quello di metterlo nel forno a microonde. Il forno infatti esercita un effetto protettivo sugli alimenti, perché crea un calore di cottura che non è mai superiore ai 100 gradi, questa temperatura insufficiente per indurre la degradazione di proteine, vitamine e grassi e l’ossidazione di questi ultimi. Nel microonde inoltre il pesce cuoce senza bisogno dell’aggiunta di acqua in questo modo i nutrienti e i sali minerali rimangono dentro le carni e non si disperdono durante la cottura.
Inoltre quando si cucina con il microonde si conserva meglio il profumo naturale del pesce appena pescato che sa di mare e di salsedine. Questo tipo di cottura infatti aiuta a ridurre al minimo l’esposizione al calore e permette di godere dei benefici di un alimento che è stato poco modificato nella sua struttura molecolare.
Per render il pesce dorato, quando si cuoce al micronde vi basterà ricoprire il pesce di sale in questo modo si creerà una crosta molto croccante. Le onde elettromagnetiche infatti hanno la capacità di agitare gli ioni del cloruro di sodio, questi si surriscaldano rapidamente vicino alle squame del pesce in tal modo in qualche secondo si otterrà una rosolatura soddisfacente. In alternativa potete preparare il pesce grigliato.
Il pesce fa bene anche al cuore
Il pesce migliore per il benessere? Non c’è dubbio quello azzurro! Il pesce azzurro infatti ha una composizione unica dal punto di vista nutrizionale, questi tipi di pesce infatti contengono proteine a elevato valore biologico, simili a quelle della carne e delle uova. Ad esempio gli sgarelli o le alici sono ricchi di sali minerali ed in particolare di selenio, un efficace antiossidante, troviamo poi calcio, fosforo, ferro e iodio. Infine questi alimenti hanno un alto apporto di vitamine, in particolare A e B. Il pesce azzurro inoltre è ricco di acidi grassi polinsaturi e soprattutto di omega 3, importanti per la prevenzione delle malattie cardiocircolatorie e utili per ridurre i processi infiammatori.
Gli effetti del consumo di questo cibo sull’apparato cardiovascolare sono molteplici e tutti positivissimi. Gli omega 3 infatti compiono un’azione antiaterosclerotica, cioè ripuliscono il sangue dai trigliceridi inoltre sono importanti per prevenire l’eccessiva aggregazione delle piastrine e perciò il rischio di formazione di trombi. Secondo studi recenti inoltre il consumo di pesce ridurrebbe di molto anche il rischio di disturbi del ritmo cardiaco. Gli omega 3 infine producono delle particolari sostanze ad azione antinfiammatoria ossia leucotrieni e prostaglandine, che possono aiutare a sconfiggere l’artrite reumatoide, ma anche malattie dermatologiche.
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