Migliore oliera: vetro, acciaio, ceramica o plastica? Singola o set? Design, costo e come sceglierla
L’olio extravergine di oliva è un ottimo ingrediente per cucinare e condire i piatti, ma non può essere portato a tavola senza l’oliera giusta. Ecco come scegliere il prodotto migliore.
Sostituisce il burro, rende i piatti più light, condisce le pietanze e contribuisce al benessere generale: stiamo parlando dell’olio EVO. Non a caso ha acquisito l’appellativo di “oro verde”.
Tuttavia le qualità, l’odore e il sapore dell’olio di oliva possono essere messe a dura prova se non si utilizza l’oliera giusta.
Questo accessorio di cucina conserva le caratteristiche dell’olio e permette di versarlo senza intoppi in tegami, pentole e piatti.
Purtroppo, pur riuscendo a soddisfare le esigenze più disparate, la vasta gamma di proposte potrebbe confondere le idee in assenza di esperienza o punti di riferimento.
Di fatto una certa combinazione di design, materiali e modalità d’uso potrebbe non rispondere appieno alle esigenze individuali (rendendo l’acquisto inutile).
Come scegliere l’oliera migliore

L’olio extravergine d’oliva è un condimento ricco di sostanze benefiche, qualità e gusto, ma richiede un contenitore ad hoc per riuscire a mantenersi intatto.
Il modo migliore per trovare l’oliera giusta è considerare alcuni aspetti in relazione alle esigenze personali. Ecco da dove partire:
Tipologia
La prima cosa da valutare in fase di scelta è senza dubbio la tipologia in quanto definisce la finalità d’uso del contenitore.
- Cucina – L’oliera da cucina è molto simile a una bottiglia e presenta un beccuccio o un ugello in modo da versare facilmente quantità abbondanti di olio.
- Tavola – Il modello è caratterizzato da una capienza minore e un design accattivante in modo da portare l’oliera a tavola per condire insalate e altre pietanze.
- Spray – L’oliera spray presenta un corpo cilindrico e un nebulizzatore in grado di distribuire l’olio nebulizzandolo.
- Viaggio – Il modello da viaggio assomiglia a una bottiglietta ed è dotata di chiusura ermetica in modo da essere trasportata ovunque durante una gita fuori porta o un picnic.
- Set – Il set oliera e acetiera presenta due bottigliette simili nella forma (spesso accompagnati da pepiera e saliera) da inserire in un supporto. È il classico menage.
Tappo
La presenza del tappo non è così scontata quando si parla di oliere e si trova prevalentemente nei modelli dallo stile retò o vintage.
Che sia dritto o ricurvo, il compito principale del tappo è coprire il beccuccio o l’ugello dal quale fuoriesce l’olio, impedendone l’ingresso dell’aria e della polvere.
Sistema salvagoccia
Le migliori oliere caratterizzate da beccuccio o ugello dispongono di sistemi salvagoccia, cioè impediscono la fuoriuscita di olio quando si termina di versalo.
È un elemento fondamentale perché impedisce gli sprechi dell’oro verde e mantiene pulita la superficie del corpo o del piano.
Considerando che non tutti i sistemi sono uguali, però, occorre valutare i pro e i contro di ogni tipo di assetto dell’oliera salvagoccia.
- Dosatore svasato – Il beccuccio presenta un taglio obliquo che fa scivolare l’ultima goccia di olio all’interno quando si finisce di versarlo.
- Beccuccio con coperchietto mobile – Il coperchietto mobile si apre quando si versa l’olio e si richiude autonomamente sul beccuccio quando si termina di usare il modello.
- Collo di raccolta – Il collo di raccolta è un elemento circolare che corre intorno al dosatore e al tappo. Come fa a salvare l’ultima goccia? Ha un forellino sulla base che fa ricadere l’olio caduto nel collo.
Per completezza, se l’oliera non è antigoccia, diciamo che è possibile aggiungere dei tappi a pressione nel collo.
Innesto
Non è possibile scegliere senza valutare il tipo di innesto, vale a dire il sistema capace di bloccare tutti i componenti (beccuccio o ugello e tappo).
È probabilmente uno degli elementi più importanti perché ostacola l’ingresso dell’aria nel contenitore (e quindi l’ossidazione dell’olio) ed evita eventuali fuoriuscite.
Da un lato c’è la soluzione a incastro che per l’appunto incastra i componenti nel collo del contenitore mentre dall’altro c’è il sistema per avvitamento che avvita gli elementi sfruttando le scanalature.
Manico
A qualcuno sembrerà scontato, ma la verità è che non tutte le oliere dispongono di un manico posizionato sul lato opposto del beccuccio o dell’ugello. Pensiamo ai modelli spray o alle oliere da viaggio.
Se si dovesse optare per un modello con manico allora sarebbe il caso di strizzare l’occhio a impugnature solide e confortevoli.
Coperchio
Alcune oliere (come le oliere professionali) sono dotate di un coperchio apribile e non removibile nella parte superiore.
In pratica il dosatore o l’ugello e la parte in cui viene riempito il contenitore sono coperti completamente dal coperchio. È sufficiente alzarlo, versare l’olio e richiuderlo.
Materiali
A fare la differenza tra le varie oliere subentrano i materiali: perché? Definiscono la capacità di conservare le qualità dell’olio, condizionano le operazioni di pulizia e determinano la durata del contenitore.
Anche se spesso i materiali vengono combinati, è opportuno valutare i pro e i contro di ogni soluzione per compiere la scelta giusta.
- Vetro – Il vetro (temperato o borosilicato) ha il merito di mostrare l’interno del contenitore e di donare un tocco di eleganza, ma l’oliera in vetro potrebbe subire gli effetti dell’esposizione alla luce.
- Acciaio – L’oliera in acciaio sfrutta le qualità dell’acciaio inox (funzionale, resistente e bello da vedere), ma potrebbe essere troppo pesante e costosa. Inoltre richiede più attenzione nella pulizia.
- Plastica – I modelli in plastica sono molto più economici, ma sono destinati prevalentemente ai pranzi fuori casa. È più probabile trovare la plastica combinata ad altri materiali.
- Ceramica – L’oliera in ceramica (con ugelli in acciaio o tappi in sughero) è bella da vedere e dona un tocco vintage a casa, ma è molto più più fragile.
Design
L’insieme di forma, colore e decorazioni è tra gli elementi che cattura l’attenzione e allo stesso tempo orienta la scelta.
Non c’è una scelta giusta o sbagliata quando si valuta l’oliera nel design perché dipende dai gusti personali, ma strizzare l’occhio allo stile dell’ambiente e al resto della mise en place fa la differenza.
Prezzo
Quanto costa un’oliera? Il prezzo di una oliera varia da modello a modello in base alle caratteristiche e alla marca, andando da poco più di 5 euro fino a superare i 50 euro.
Per accedere a un’ampia selezione e sfruttare un rapporto qualità/prezzo ottimale è possibile valutare le proposte online.
Migliori oliere su Amazon

Qual è la migliore oliera? Semplicemente il modello che risponde meglio alle esigenze personali sia per caratteristiche che per prezzo di vendita.
Per il resto è possibile acquistare un oliera Ikea, Kasanova e simili, nei supermercati più forniti (es. oliera Lidl) e presso e-commerce affidabili (es. oliera Amazon).
Che sia una oliera per bomboniera o per uso domestico, Amazon propone alcuni dei modelli migliori in circolazione e aiuta a scegliere attraverso informazioni dettagliate, recensioni dei consumatori e offerte vantaggiose.
Oliera Alessi, oliera Tupperware, oliera Guzzini, oliera Thun, oliera Claraluna e tante altre ancora: non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Per aiutarvi nella ricerca della migliore oliera su Amazon abbiamo selezionato alcuni dei modelli più acquistati dagli appassionati di cucina.
Nessun prodotto trovato.
Nessun prodotto trovato.
Nessun prodotto trovato.
Nessun prodotto trovato.
Nessun prodotto trovato.
Nessun prodotto trovato.
Nessun prodotto trovato.