Le prugne in Italia sono consumate quasi sempre fresche, ma soprattutto gli sportivi le utilizzano come snack salutare, prodotto nutriente, sano e di qualità. Parliamo quindi di prugne secche o disidratate. Tutti però ritengono le prugne come un alimento sano e questo è stato confermato da una ricerca scientifica messa in campo dal California Prune Board, con un’indicazione nutrizionale autorizzata dalla Commissione Europea, che mangiare 100 grammi di prugne della California al giorno contribuisce al normale funzionamento dell’apparato digerente, e diventa parte di una dieta varia e bilanciata e uno stile di vita salutare. Ma vediamo in dettaglio gli studi su questo frutto.
Le prugne sono un Superfood: uno studio di 6 anni lo dimostra
Ci sono voluti 6 anni di studi approfonditi per dimostrare l’effetto benefico delle prugne secche per la salute dell’apparato digerente. Lo studio riunisce le evidenze scientifiche di una serie di studi in materia di funzionalità intestinale a seguito dell’introduzione di prugne secche nella dieta. C’è chi ama mangiarle per restare in forma e chi invece fa tesoro delle loro rinomate proprietà per lottare contro i segni del tempo.
Le prugne secche hanno infatti un alto contenuto di fibra alimentare, e tre prugne secche della California costituiscono una delle cinque porzioni al giorno di frutta e verdura necessarie per una dieta sana ed equilibrata. Quanto alle modalità di consumo, le prugne della California sono utilizzate come snack da 8 consumatori su 10 ma sempre più persone le utilizzano con maggiore frequenza come ingrediente in cucina. Come anticipato sembra che mangiare 8-12 prugne al giorno garantisce un effetto benefico per la salute dell’apparato digerente, e fornisce oltre un quarto (7.1 gr) della quantità raccomandata di 25 gr di fibre al giorno, rendendole quindi un’ottima soluzione per aumentare l’apporto di fibre nella dieta.
Diamo un colpo di coda all’osteoporosi
L’Osteoporosi è una grave malattia silenziosa che colpisce in Italia 4,5 milioni di persone, dei quali 1 milione uomini, pari al il 7,5% della popolazione. È importantissimo agire d’anticipo soprattutto se si hanno in famiglia casi di persone con questa malattia. Alimentazione sana e vita non sedentaria sono sempre prime nella lista. Purtroppo questa malattia è spesso silenziosa fino a quando la persona non si fa male. La Fondazione per l’Osteoporosi o.n.l.u.s. ha dato vita al Progetto “Prevenzione con l’informazione” per informare la popolazione e indurla alla prevenzione, ma anche i medici devono essere preparati perché costituiscono la prima frontiera per contenere la malattia con prevenzione precoce e cure tempestive.
Assieme ad un altro studio presentato all’International Symposium on Nutritional Aspects of Osteoporosis (ISNAO) di Montreal, in Canada, è stato dimostrato come un piccolo aiuto quotidiano possa venire dalle prugne della California, che contribuiscono al mantenimento in salute delle nostre ossa e alla massimizzazione del potenziale di massa ossea. Le prugne secche quindi sono ufficialmente un valido aiuto contro l’osteoporosi e per la salute delle ossa, devono essere inserite nella cura della malattia. Inoltre è stata condotta negli Stati Uniti e commissionato dal California Prune Board una ricerca che ha già portato all’approvazione di un “elenco” salutistico nell’Unione Europea, che riconosce le prugne come l’unico frutto secco intero ad avere un effetto benefico per la salute dell’apparato digerente, se il loro consumo quotidiano è pari a circa 100 grammi.
Per atleti e sportivi questo superfood aiuta a sostenere lo sforzo fisico
Le prugne della California sono molto utili per chi pratica un’attività sportiva. Gli atleti necessitano di alimentazione sana ma ricca ed equilibrata. Deve essere varia e garantire l’apporto di tutti i nutrienti indispensabili. Una dieta adeguata permette di sviluppare la muscolatura e irrobustire le ossa in modo ottimale e fornisce l’energia necessaria per sostenere lo sforzo fisico. Averle sempre a portata di mano per dare all’organismo energia immediata. Possono essere uno spuntino tra gli allenamenti ma anche durante gli stessi se si sente un calo di zuccheri. Le prugne disidratate contengono zuccheri naturali che conferiscono energia immediata e sono fonte di vitamina B6, che contribuisce al metabolismo energetico, contrastando la stanchezza e il senso di affaticamento. Per i muscoli al loro interno c’è il potassio in alte quantità che assieme a rame e manganese, proteggono le cellule nell’organismo dai danni ossidativi provocati dai radicali liberi che sono prodotti in quantità a causa dello sforzo fisico.
Attenzione a non esagerare: la prugna è anche un lassativo naturale
Ci può essere l’effetto lassativo se si consumano prugne secche in gran quantità. Quindi a meno che il fine non sia “liberarsi” a livello intestinale, non bisogna eccedere alle quantità ottimali (8-12 massimo al giorno). Se servono per questo scopo, le prugne andrebbero lasciate in ammollo per una notte e assunte il mattino seguente insieme all’acqua residua; per esaltarne l’efficacia, si possono consumare insieme ad altri complementi naturali, come i semi di lino o di psillio. Va ricordato che in caso di stipsi è fondamentale bere, quindi meglio reidratare le prugne.
La ricetta: colazione con le prugne!
Iniziare la giornata con un Super Food come le prugne della California, ingrediente con un alto contenuto di fibre, potassio e vitamina K, senza grassi e zuccheri aggiunti significa iniziare con il piede giusto!
Ingredienti per due porzioni:
150 g di Prugne della California
300 g di fiocchi d’avena
100 g di grano saraceno bianco
140 g di mandorle e noci a piacere
cannella
cucchiaino di zenzero
miele (a seconda del grado di dolcezza desiderato)
Tritare le prugne della California, le mandorle e le noci in pezzi. Tostare il grano saraceno in una padella a secco per circa 5 – 7 minuti.
In una ciotola mettere: fiocchi d’avena, grano saraceno, prugne della California, mandorle e noci tritate. Aggiungere le spezie e il miele.
Mescolare il tutto per bene. Mettere la carta da forno su una teglia, cospargere la miscela distribuendola in modo uniforme e cuocere in forno preriscaldato e con ventilatore a 160 gradi, per 40 minuti. Mescolare diverse volte durante la cottura per ottenere una migliore essiccazione di tutti gli ingredienti.