Scopri i “cibi bugiardi” che fanno sentire felici ma provocano la depressione

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Nel mondo frenetico in cui viviamo, spesso cerchiamo comfort e sollievo dalle sfide quotidiane attraverso il cibo. Tuttavia esistono dei “cibi bugiardi” che fanno sentire felici ma provocano la depressione, almeno secondo uno studio. Il …

Nel mondo frenetico in cui viviamo, spesso cerchiamo comfort e sollievo dalle sfide quotidiane attraverso il cibo. Tuttavia esistono dei “cibi bugiardi” che fanno sentire felici ma provocano la depressione, almeno secondo uno studio.

Il legame tra cibo ed emozioni non è una novità, specialmente se pensiamo al cosiddetto comfort food, vale a dire una vasta gamma di cibi che tendono a fornire una sensazione di benessere emotivo quando vengono consumati. Spesso associati a ricordi positivi o situazioni rassicuranti, questi cibi possono offrire una sorta di sollievo temporaneo dallo stress, dall’ansia o dalle emozioni negative.

Non è raro ricorrere a cibi che ci fanno sentire momentaneamente felici, ma il concetto di “cibi bugiardi” sottolinea una correlazione tra la felicità momentanea di questi alimenti e il loro impatto sulla salute mentale.

La connessione tra cibo e emozioni

Ormai non c’è dubbio che esista una forte connessione tra ciò che consumiamo (cibo e bevande) e come ci sentiamo a livello emotivo.  Alcuni alimenti possono darci una temporanea sensazione di piacere e soddisfazione, spesso associata ad un picco di dopamina, il neurotrasmettitore del piacere.

Tuttavia, questo sollievo passeggero è spesso seguito da un crollo, portando a una sensazione di vuoto e talvolta depressione.

Lo studio rivoluzionario

cibi bugiardi
Patatine

L’avanzamento di strumenti diagnostici, farmaci e terapie contro la depressione offre nuove prospettive nel trattamento, ma una recente ricerca ha sollevato una domanda fondamentale: c’è un legame tra ciò che mangiamo e lo stato dei nostri umori e della nostra vitalità?

Uno studio condotto in collaborazione tra il Massachusetts General Hospital e l’Harvard Medical School ha attirato l’attenzione per la sua ampiezza e la sua analisi pionieristica sull’associazione tra abitudini alimentari e stati depressivi.

Questa ricerca ha coinvolto un campione di 30.000 individui, principalmente di sesso femminile, seguiti e monitorati nelle loro abitudini alimentari in un periodo compreso tra il 2003 e il 2017. I risultati hanno rivelato un collegamento tra il consumo di cibi ultra-trasformati e l’insorgere di sintomi depressivi.

In particolare, coloro che consumavano fino a 9 porzioni di cibi ultra-processati al giorno – come snack, alimenti contenenti insaporitori artificiali o prodotti eccessivamente salati o zuccherati – avevano un rischio significativamente più elevato di sviluppare depressione. Nel dettaglio, si è riscontrato che quasi la metà di coloro che avevano questa abitudine manifestavano sintomi depressivi. Al contrario, coloro che consumavano 4 porzioni al giorno di questi stessi cibi o riducevano da 9 a 3 porzioni giornaliere, presentavano una minore incidenza di sintomi depressivi o comunque erano in grado di mitigarli.

Quali sono i “cibi bugiardi”?

cibi bugiardi depressione
Popcorn

La ricerca offre nuovi spunti di comprensione del legame tra alimentazione e salute mentale e, sebbene alcuni ricercatori invitano a uno studio più approfondito, sapere quali sono i “cibi bugiardi” può aiutare a mettersi al riparo dai risvolti negativi, siano essi di natura emotiva o fisica.

  • Zuccheri raffinati – Dolci, biscotti e bevande zuccherate possono fornire un immediato senso di conforto, ma il loro consumo eccessivo può alterare il bilancio di zucchero nel sangue, portando a sbalzi d’umore e flessioni energetiche che possono contribuire ai sintomi depressivi.
  • Cibi processati e junk food – Alimenti ad alto contenuto di grassi saturi e additivi possono compromettere l’equilibrio chimico nel cervello, influenzando il funzionamento dei neurotrasmettitori e aumentando il rischio di disturbi dell’umore.
  • Cibi ad alto contenuto di sale – Snack salati, patatine in busta, salse pronte e così via: un’elevata assunzione di sodio può influire negativamente sulla salute del cervello, contribuendo a disturbi come l’ansia e la depressione.
  • Bibite alcoliche – L’alcol può inizialmente sembrare un ansiolitico, ma il suo consumo eccessivo può portare a squilibri chimici nel cervello, peggiorando eventuali sintomi depressivi.

Optare per una dieta equilibrata e ricca di nutrienti può contribuire a migliorare il benessere mentale e ridurre il rischio di depressione. Sì a frutta e verdura fresca, cereali integrali, proteine magre, frutta secca e semi oleosi.

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