x

x

Come fare la pasta kataifi: cos’è, ricetta e consigli su come usarla nelle ricette salate e dolci

183

Il sapore neutro della pasta kataifi si adatta a qualsiasi preparazione, da quelle dolci a quelle salate. Oggi scopriamo come preparare la pasta kataifi fatta in casa!I gamberi in pasta kataifi sono tra le preparazioni …

Il sapore neutro della pasta kataifi si adatta a qualsiasi preparazione, da quelle dolci a quelle salate. Oggi scopriamo come preparare la pasta kataifi fatta in casa!

I gamberi in pasta kataifi sono tra le preparazioni più conosciute, ma questa pasta trova spazio in molti piatti della cucina greca e mediorientale.

In realtà, grazie al sapore delicato e alla versatilità, questa preparazione può essere usata anche per le ricette più tradizionali.

Pasta kataifi: cos’è esattamente?

Anche chiamata kadaif, knafeh, konafa, konafah, la pasta kataifi non è altro che una preparazione a base di farina ed acqua. Tanto per capirci è pasta fillo tagliuzzata in fili sottilissimi.

I fili sottili di pasta fillo riescono a dare una nota di gusto e croccantezza a qualsiasi piatti: antipasti, secondi e dolci.

Inoltre la duttilità dell’impasto crudo permette di creare cestini, nidi o coni, salvo poi cambiare in cottura e diventare un guscio croccantissimo.

Dalla carne macinata ai crostacei fino alle verdure: questi “capelli d’angelo” promettono di rendere tutto più buono.

Pasta kataifi, la ricetta per farla in casa

La pasta kataifi si può comprare già pronta: dove comprarla? Nei negozietti di cucina tipica mediorientale, nei supermercati forniti (es. pasta kataifi Conad, Esselunga) oppure online (es. Amazon).

Quello che in molti non sanno è si può preparare in casa: la ricetta della pasta kataifi è facile da realizzare anche se non si ha molta dimestichezza in cucina.

La prima cosa da fare per preparare la pasta kataifi è mescolare gli ingredienti in un impasto simile a quello della pasta fillo: disporre 250 g di farina a mo’ di fontana su un tavolo da lavoro, aggiungere un pizzico di sale e versare un bicchiere di acqua mentre si impasta energicamente. Dopo aver lavorato l’impasto, occorre lasciarlo riposare per almeno 45-50 minuti.

A questo punto è necessario suddividere l’impasto in piccole porzioni e stenderle con un mattarello su un piano infarinato fino a ottenere tante sfoglie sottili. Se non si ha tempo allora si può usare anche la macchina per la pasta.

È necessario coppare ogni sfoglia in modo da ottenere dischi uguali e ungere tre dischi alla volta con un po’ di olio EVO in modo da riuscire a posizionarli uno sull’altro e appiattirli insieme usando il mattarello. Procedere in questo modo (tre sfoglie alla volta) fino al termine dell’impasto.

A questo punto è necessario arrotolare i dischi delicatamente e tagliarli a striscioline sottilissime, ottenendo così la pasta kataifi.

Il metodo alternativo

Esiste un metodo alternativo molto più semplice (e che tra l’altro strizza l’occhio alla tradizione degli artigiani greci e turchi) per preparare la pasta kataifi.

Tutto quello che bisogna fare è preparare una pastella versando acqua (200 ml) in una ciotola, aggiungendo un paio di cucchiai di olio di semi e un pizzico di sale, mescolando il tutto con una frusta e continuare a lavorare il composto man mano che si aggiunge prima la farina setacciata (90 g) e dopo l’amido di mais (80 g).

Prima di procedere con la preparazione dei “capelli d’angelo” è bene filtrare la pastella in un colino a maglie strette in modo da essere sicuri di liberarsi dei grumi.

A questo punto è sufficiente trasferire la pastella in una bottiglia per bagna per dolci o una bottiglia di plastica con tappo forato e versarla su una padella per crepes o un padellino antiaderente caldo disegnando dei filamenti.

La pasta kataifi va cucinata per un minuto al massimo prima di essere staccata usando una padella ed essere trasferita su un piatto (coprendola con un canovaccio pulito e asciutto).

Pasta kataifi: ricette e cottura

La pasta kataifi fatta in casa è pronta per essere utilizzata nelle ricette più disparate, magari avvolgendo i gamberoni oppure creando un nido nel quale versare verdure, formaggi o addirittura Nutella o crema.

Che si usi la pasta kataifi nelle ricette salate o nei dolci, però, occorre fare attenzione alla cottura: è necessario non esagerare con i tempi sia se si cucina al forno che se si frigge.

Come conservare la pasta kataifi

In linea di massima è sempre meglio consumare la kataifi al momento perché si può conservare al massimo per un giorno.

Se non si riesce a consumarla tutta allora si può coprire con un canovaccio pulito e asciutto in modo da evitare che si secchi troppo e posizionare nel frigorifero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Chiudi
Chef si diventa, cucinando con
© Cucinarefacile.com - Seowebbs Srl - P.Iva 04278590759