Pici toscani fatti in casa: origini, ricetta e condimenti

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La Toscana è una terra fatta di piatti semplici ma ricchi di sapori autentici e tradizionali, tra i quali spiccano senza dubbio i pici. Scopriamo cosa sono e come prepararli a casa! I pici sono …

La Toscana è una terra fatta di piatti semplici ma ricchi di sapori autentici e tradizionali, tra i quali spiccano senza dubbio i pici. Scopriamo cosa sono e come prepararli a casa!

I pici sono una pasta fresca, lunga e spessa diversa da qualsiasi altro tipo di pasta: non sono spaghetti; non sono tonnarelli; non sono bucatini. È un prodotto che porta con sé l’autenticità della regione Toscana.

Questa pasta fresca non si può spiegare a parole perché bisognerebbe assaggiarla per capirne la consistenza e il sapore. Per fortuna non dobbiamo andare per forza in Toscana: possiamo prepararli a casa.

Pici toscani: cosa sono esattamente?

Conosciuti anche come “lunghetti”, rappresentano un’eccellenza della tradizione culinaria toscana. Di dove sono originari i pici? Si sono sviluppati nei territori del sud della Toscana (la val d’Orcia, la val di Chiana, il Monte Amiata e la provincia di Arezzo).  

Il perché si chiamano “pici” deriva dal metodo di preparazione: l’appellativo rimanda ad “appiciare”, il gesto che implica il lavorare a mano della pasta preparata con farina di grano duro, acqua e sale, cioè tirandola fino a ottenere quei fili lunghi e spessi che la caratterizza.

Sostanzialmente si tratta di un formato di pasta fresca, simile agli spaghetti, ma con un diametro più spesso e una consistenza più rustica.

Chi ha inventato i pici?

Le origini di questa pasta lunga e rustica risalgono all’epoca etrusca, come suggeriscono testimonianze ritrovate in monumenti funebri risalenti al V secolo a.C.

Generazione dopo generazione, la storia di questa pasta si è legata alle tradizioni contadine toscane, dove la pasta rappresentava un pasto sostanzioso e nutriente per i lavoratori nei campi.

Di fatto la forma robusta di questa pasta e la facilità di conservazione ne facevano un pasto ideale per i lavoratori nei campi.

Oggi, i lunghetti sono apprezzati sia nelle cucine tradizionali che in quelle più moderne, sposando condimenti che spaziano dalle ricette più classiche, come il ragù di cinghiale o l’aglione, a varianti più innovative e creative.

Che differenza c’è tra bigoli e pici?

I bigoli e i pici sono entrambi tipi di pasta fresca tradizionali, ma provengono da regioni diverse in Italia e presentano alcune differenze distintive.

Da un lato, i lunghetti hanno radici saldamente piantate nella Toscana, specialmente attorno a Siena. Sono riconoscibili per la loro forma più spessa e robusta, simile a spaghetti larghi, ma realizzati a mano senza l’ausilio di strumenti specifici. La ricetta tradizionale include solo farina di grano duro, acqua e sale e vengono creati manualmente, tirando e arrotolando la pasta tra le mani per ottenere quei fili lunghi e consistenti.

Dall’altro lato, invece, i bigoli provengono dal Veneto e dalla Lombardia. Hanno una consistenza simile, ma sono leggermente più sottili e presentano una superficie più liscia. La ricetta tradizionale prevede l’uso di farina di grano duro e acqua, talvolta arricchita con l’aggiunta di uova. Solitamente, la preparazione avviene con l’ausilio di uno strumento chiamato “bigolaro”, una specie di torchio per la produzione di pasta fresca.

Come preparare i pici in casa

ricetta pici fatti in casa
Pici fatti in casa

Non è necessario raggiungere la Toscana per gustarli, visto che la preparazione è alla portata di tutti. La ricetta è semplice e per fare i pici non serve il Bimby. Ecco come preparare i pici fatti in casa.

Ingredienti

  • 500 g di farina di grano tenero (farina tipo 0)
  • 250 ml di acqua tiepida
  • Un pizzico di sale

Procedimento

  • Disporre la farina in una ciotola ampia e creare un cratere con i bordi alti al centro.
  • Versare l’acqua tiepida poco alla volta nel cratere insieme al pizzico di sale.
  • Cominciare a incorporare la farina con l’acqua usando una forchetta, mescolando gradualmente finché l’impasto inizia a prendere consistenza.
  • Una volta amalgamati gli ingredienti, iniziare a impastare energicamente con le mani su una spianatoia infarinata fino a ottenere un composto liscio e omogeneo.
  • Avvolgere l’impasto ottenuto con della pellicola trasparente e lasciarlo riposare a temperatura ambiente per almeno 30-40 minuti.
  • Dopo il riposo, dividere l’impasto in palline e stendere ogni pallina con un mattarello mantenendo lo spessore intorno a 1 centimetro.
  • Tagliare l’impasto con un coltello per ricavare delle strisce di circa 1 centimetro di larghezza.
  • Lavorare ogni striscia con le mani sul piano di lavoro, arrotolandole in modo da creare dei fili lunghi e spessi simili a spaghetti.
  • Prendere l’estremità di uno simil spaghetto e tirarlo verso l’alto mentre si procede arrotolando con l’altra mano fino ad allungare ancora di più l’impasto. Proseguire in questo modo.
  • Portare a ebollizione abbondante acqua salata e cuocere i pici toscani fatti in casa per circa 5 minuti, fino a quando non vengono a galla.

Ricette pici toscani: condimento e abbinamenti

pici in salsa
Pici con finocchiona

I pici sono una pasta versatile che si presta a molteplici condimenti, dai pici delle ricette vegetariane alle prove più originali, ma la tradizione toscana li sposa con alcune ricette iconiche:

  • Pici all’aglione – Questo condimento è una celebrazione dell’aglio, specificamente della varietà aglione tipica della Toscana. La salsa aglione, combinata con olio extravergine d’oliva, dona alla pasta un sapore robusto e aromatico. L’aggiunta di peperoncino, se desiderato, conferisce un tocco di piccantezza, mentre il prezzemolo fresco completa il piatto con una fresca nota erbacea.
  • Pici al ragù di cinghiale – Un classico della tradizione toscana, questo condimento presenta un ragù di cinghiale, ricco e saporito. Il cinghiale, cucinato lentamente con spezie e aromi, conferisce un gusto intenso alla pasta. La spolverata di pepe nero macinato aggiunge profondità al piatto, mentre il formaggio pecorino grattugiato, con la sua nota salata, completa l’equilibrio dei sapori.
  • Pici al tartufo nero – Questo piatto si sposa con il gusto pregiato del tartufo nero fresco o in crema. Il burro dona cremosità alla preparazione, mentre il formaggio pecorino grattugiato aggiunge una nota saporita che si fonde armoniosamente con il profumo inconfondibile del tartufo.
  • Pici alla chiantigiana – I pici alla chiantigiana celebrano i sapori e gli ingredienti tipici della regione del Chianti, in Toscana. Questa variante si distingue per l’uso di elementi locali che conferiscono al condimento un gusto ricco e avvolgente. Un elemento chiave è il vino Chianti che dona al condimento un profumo caratteristico e arricchisce il sapore grazie alle sue sfumature complesse.
  • Pici cacio e pepe – I lunghetti vengono avvolti in una salsa cremosa arricchita dal formaggio pecorino e dall’aroma intenso del pepe nero, un piatto che celebra la semplicità degli ingredienti italiani e la loro capacità di creare sapori straordinari con pochi elementi.
  • Pici al pomodoro fresco e basilico – I pomodori maturi, tagliati in pezzi succulenti, si uniscono al basilico fresco, donando ai pici in salsa un’esplosione di freschezza. L’olio extravergine d’oliva arricchisce il piatto, mentre l’aglio, se utilizzato, aggiunge una nota aromatica. Il tutto è completato da un pizzico di sale e pepe per esaltare i sapori naturali degli ingredienti.

Questi condimenti offrono una varietà di esperienze gustative, ciascuno con il suo carattere unico e la sua combinazione di sapori che si armonizzano perfettamente con la pasta fresca dei pici, rendendo ogni piatto un’esperienza gastronomica indimenticabile.

Pici: consigli e varianti

Preparare i pici in casa è un’esperienza che permette di viaggiare attraverso le tradizioni gastronomiche della Toscana, apprezzandone l’autenticità e il gusto.

Nonostante la tradizione sia solida, esplorare varianti creative nella preparazione dei lunghetti può essere stimolante. Si può considerare l’aggiunta di erbe aromatiche o spezie direttamente nell’impasto per dare un tocco di originalità alla pasta stessa.

La versatilità dei pici consente di sperimentare con varie salse e ingredienti, da condimenti di verdure a proposte più moderne e creative.

Nella cultura toscana, vengono spesso accompagnati da vini locali. Vini rossi come il Chianti Classico o il Brunello di Montalcino sposano bene i sapori robusti dei condimenti tradizionali mentre vini bianchi freschi come il Vernaccia di San Gimignano possono esaltare piatti più leggeri e delicati.

Tuttavia, una volta preparati, i pici fatti in casa si conservano bene per diversi giorni se coperti con un canovaccio pulito e conservati in un luogo fresco e asciutto.

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