Oggi abbiamo deciso di rispondere ad una delle domande che molti di voi lettori ci state rivolgendo: «Come riciclare il panettone e il pandoro della cena della vigilia di Natale?». Sempre più persone scelgono di regalare questi dolci tipici della tradizione natalizia, passate le feste però bisogna trovare il modo per smaltirli, soprattutto se il gusto scelto non mette d’accordo tutta la famiglia. Prima di parlarvi di come riciclare il panettone e il pandoro, vi raccontiamo la loro storia per imparare ad apprezzarli e perché fanno parte della nostra vasta cultura gastronomica.
La storia del panettone e del pandoro
Iniziamo dal panettone che è nato a Milano ed è il simbolo di una storia d’amore tra Ughetto e Adalgisa. Ughetto, falconiere del Duca, era innamorato di Adalgisa, la figlia del fornaio, ma la sua famiglia ostacolava la loro relazione. Purtroppo il padre della giovane iniziò a perdere clienti, inoltre il suo garzone si ammalò e Adalgisa dovette rimboccarsi le maniche e fare i lavori più umili per trovare qualche soldo. Ughetto era disperato, così decise di improvvisarsi garzone. La ricetta del pane, sotto le sue mani, venne stravolta ma quel prodotto speciale conquistò tutti. A Natale Ughetto aggiunse dell’uvetta e fu un vero trionfo. Ovviamente questa è solo una delle tante storie che circolano sul panettone. Meno romantica la storia del pandoro che è nato a Verona. Nel periodo rinascimentale si offrivano cibi ricoperti di foglie d’oro, tra cui uno dalla forma conica chiamato “pan de oro” da cui deriva appunto il pandoro.
Caratteristiche nutrizionali e calorie
Il nostro viaggio alla scoperta del panettone e del pandoro ha una tappa obbligata ovvero l’analisi delle caratteristiche nutrizionali e delle calorie. Il lunedì dopo la Befana è quel famoso lunedì che segna il nostro ingresso nella sala della palestra, armati di buoni propositi e un paio di comode scarpe. Mettersi a dieta non deve necessariamente coincidere con la rinuncia immediata a tutti i dolci, soprattutto se in casa abbiamo ancora panettone e pandoro da riciclare. L’importante è sapere come rimediare ai peccati di gola. Molti di voi a questo punto potrebbero anche cercare delle scorciatoie e preferire il prodotto meno calorico. Purtroppo dobbiamo darvi una brutta notizia, entrambi sono peccaminosi.
Il panettone fornisce 400 calorie per 100 grammi di prodotto. I nutrizionisti consigliano di consumarlo in quantità limitate alla fine del pasto ma non aggiungono altro, le ricette del riciclo che vi proporremo sono ideali per la colazione e la merenda, due momenti clou della giornata quando è ancora possibile “bruciare”. Una fetta di panettone nel latte aumenta il senso di sazietà, dunque se non potete fare lo spuntino di metà mattina, arriverete meno affamati a pranzo. Per il pandoro il discorso è lo stesso, come vi avevamo annunciato anche se dobbiamo aggiungere che le varianti con crema e cioccolato sono più caloriche. È stato stimato che 100 grammi di pandoro apportano 390 calorie.
Bruciare in fretta le calorie di pandoro e panettone
Come spesso accade mentre scriviamo, abbiamo sulla scrivania i prodotti di cui vi parliamo, in questo caso ci sono una fetta di panettone e una di pandoro. Non amando particolarmente i canditi, appena le dita cesseranno di battere sulla tastiera, le affonderemo nella fetta di pandoro. Però abbiamo anche scoperto come bruciare davvero le calorie, e passeremo dallo “scrivere” al “fare”.
Una fetta di pandoro pesa circa 125 grammi per un apporto calorico pari a 510 grammi, la scheda completa ci informa che assumiamo anche 10 grammi di proteine, 55 grammi di carboidrati e 28 grammi di grassi. Il panettone ha valori inferiori solo perché non vengono utilizzati grassi animali come il burro per la sua preparazione, infatti aumentano i carboidrati. Però non soffermiamoci sui numeri perché i nutrizionisti insegnano che il nostro peso rimane sempre lo stesso se nonostante le calorie introdotte mettiamo in atto una strategia che ci consenta di perderle. Una blanda attività fisica come la camminata veloce di 30 minuti è più che sufficiente per evitare che il panettone e il pandoro si depositino su girovita e fianchi.
Riciclare il panettone e il pandoro
Dopo la bella lezione di nutrizione ecco che arriva il momento tanto atteso, ovvero quella del riciclo. I lettori di Cucinare Facile sono misti, c’è chi cerca gli aspetti salutari tra le virgole, e chi aspetta i consigli per dare nuova vita agli alimenti. Riciclare panettone e pandoro è un’attività che metterà tutti d’accordo perché oltre ad essere divertente vi consente di non sfigurare con gli ospiti e di sapere cosa portare se ricevete un invito all’ultimo momento.
Il panettone ha un gusto neutro che non viene modificato nemmeno dalla presenza dei canditi o del cioccolato. Quello che cambia è l’aroma, per questo non si adatta a tutti i tipi di ricette. Una delle soluzioni ideali è quello di servirlo tagliato a fette, scaldato nel forno per qualche minuto per fargli ritrovare la naturale fragranza, accompagnato da una bella tazza di tè fumante. I fan della cucina creativa possono tagliare a cubetti il panettone privato della crosta marroncina e tostarlo in padella, aggiunto alle zuppe di legumi, darà sapore unico.
La crosta invece può essere tostata in forno e ridotta in farina con cui preparare dei muffin. Un’alternativa fresca è il classico zuccotto o la charlotte alla frutta. E se l’idea di ridurlo in briciole vi stuzzica, la migliore variazione sul tema panettone è il crumble di mele. Un altro modo per riciclare il panettone è tagliarlo a fette e tostarlo nel tostapane per spalmare dell’ottima marmellata di arance.
Per quanto riguarda il pandoro si possono realizzare le stesse ricette, anche se il gusto più monotono può essere arricchito da una crema al limoncello da servire in coppette di vetro, accompagnate da pandoro croccante. Per il fan club del tiramisù sarà una vera gioia scoprire che al posto dei savoiardi si possono disporre strati di pandoro. La trama del pandoro è così fitta che si può tagliare a piccole sfere da ricoprire con cioccolato fuso o pasta di zucchero per realizzare dei cake pops da servire ai bambini durante una festa mascherata.