La scelta del congelatore
La scelta del congelatore per la conservazione dei cibi a lunga scadenza, avviene in base alle proprie esigenze di spazio, di consumi energetici e di quantità di alimenti da conservare nel tempo.
Bisogna anche tenere presente quali sono i cibi che si possono congelare e per quanto tempo.
Esistono 3 tipi di congelatori: quelli verticali, a pozzetto e abbinati al frigorifero.
I congelatori verticali, hanno più o meno la stessa forma del frigo e si aprono frontalmente.
Uno dei vantaggi è certamente quello di essere divisi in scomparti a cassetto che permettono di sistemare i cibi per averli subito disponibili all’occorrenza.
Lo svantaggio è quello che i cassetti vengono subito a contatto con l’aria a temperatura ambiente, ed è quindi sconsigliato aprire con troppa frequenza. Per vedere differenti modelli di congelatori verticali e farsi un’idea delle misure è possibile consultare i prodotti di Hotpoint-Ariston a questo link.
Il congelatore a pozzetto invece si apre con uno sportello sulla sommità e permette di sistemare i cibi a cominciare dal fondo. E’ questo il caso in cui diventa difficoltoso l’accesso alla zona più in basso, che richiede di spostare i cibi in superficie. E’ bene in questo caso eseguire uno spostamento periodo di questi alimenti per evitare che quelli sul fondo vengano “dimenticati”.
C’è infine il congelatore abbinato al frigorifero che, come capienza, è inferiore rispetto agli due tipi ed è quindi indicato per la conservazione di un numero limitato di alimenti che vanno consumati in breve tempo.
I consumi e lo scongelamento periodico
I moderni congelatori riportano un’etichetta con dei colori abbinati che indicano la classe energetica. Quella a più basso consumo è la A++ abbinata al colore verde, mentre al contrario quella più alta ha il colore rosso.
Tutti i moderni congelatori hanno la funzionalità “no-frost” che evita la formazione di uno strato di ghiaccio grazie all’azione di una ventola. Lo strato di ghiaccio infatti, nei congelatori più vecchi, fa da isolante e aumenta i consumi, motivo per il quale è bene eseguire uno sbrinamento almeno 2 volte all’anno.
Scongelare il freezer è semplice e bisogna solo fare attenzione a non danneggiare il rivestimento con oggetti non appropriati.
Molti hanno lo scongelamento automatico ma basta staccare l’alimentazione, svuotarlo e posizionare una bacinella in metallo con acqua calda e aceto, chiudendo lo sportello e attendere che il ghiaccio si sciolga. Nel frattempo gli alimenti devono essere messi in un congelatore o un frigo sostitutivi.
La capacità di congelamento
Il congelatore che sull’etichetta riporta 4 stelle vuol dire che può scendere a -30° quindi congelare nel modo migliore. Quelli invece con 3 stelle arrivano a -18° e sono indicati per mantenere i cibi che già hanno avviato il processo di congelamento (cioè dal freezer del supermercato a casa, senza rompere la catena del freddo). Sono poco indicati per il congelamento dei cibi freschi.
E’ importante anche che la larghezza delle pareti del congelatore che deve avere un certo spessore per mantenere meglio il freddo, e anche la manutenzione periodica delle guarnizioni, perché l’isolamento sia perfetto.
Cibi e conservazione
I cibi che hanno un contenuto acquoso elevato non sono idonei a essere congelati, come per esempio le verdure come le zucchine, le uova, le fragole. Altri invece hanno periodi più limitati, come il pesce e la carne macinata che possono essere congelati al massimo per 2 mesi. Il resto della carne, la pasta, le verdure, durano nel freezer anche fino a un anno. I materiali migliori per contenere i cibi sono i sacchetti gelo, il vetro, l’alluminio, le vaschette per alimenti. Mai ricongelare un cibo scongelato, come la carne, perché basta il contatto con l’aria per sviluppare colonie di batteri pericolose per l’organismo.